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Tre piccoli consigli a Veltroni

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Il terzo ed ultimo punto riguarda le riforme in materia di giustizia. Al di là delle parole di ieri del presidente del Consiglio, maggioranza ed opposizione hanno tutto l'interesse a trovare un punto d'incontro. Non a caso su questa linea lavora Luciano Violante, non esattamente un amico della prima ora di Berlusconi. Il punto centrale è uno ed uno soltanto: chiudere una stagione di tumultuosa conflittualità tra politica e magistratura, che tutto sommato ha più nuociuto che giovato alla Repubblica. Occorre farlo trovando regole condivise, che riportino l'attività delle procure nel loro ambito naturale, evitando spettacoli indecenti come quello degli ultimi giorni tra gli uffici giudiziari di Catanzaro e quelli di Salerno. Su questo punto il Pd gioca una partita decisiva: quella di mostrarsi realmente forza di governo, lavorando ad una intesa virtuosa con la maggioranza (anch'essa richiamata allo stesso dovere). Il risultato è a portata di mano, più di quanto si pensi. Richiede però una buona dose di coraggio, poiché porterebbe alla rottura dell'alleanza con Di Pietro. Sacrificio impegnativo, ma anche saggio investimento sul futuro. Tre piccole idee, magari sbagliate, ma indirizzate a fin di bene. Roberto Arditti

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