E in settimana
«Ma - aggiunge - sicuramente vedrà la luce questa settimana». Questi i punti: Distinzione tra polizia giudiziaria e pubblico ministero. Fissazione delle competenze dei pm e obbligatorietà dell'azione penale. «Bisogna evitare che indaghino chiunque - spiega Gargani -. E non è che i pm possono fare ciò che vogliono. Bisogna stabilire criteri sui quali il Parlamento dovrà decidere». La maggioranza, quindi, accelera sulla riforma della giustizia. «C'è il provvedimento sulla riforma della giustizia civile in commissione al Senato - spiega il presidente della commissione Giustizia di palazzo Madama Filippo Berselli - e anche sulla giustizia penale c'è un'intesa di massima con l'opposizione». «Ma è sulle riforme di sistema - osserva l'esponente di Alleanza nazionale - che bisogna agire. Mi riferisco soprattutto alla separazione delle carriere». Quindi lancia una proposta: «Perché non trasferiamo alla competenza dei giudici di pace la competenza di quei reati che il ministero ritiene di minore allarme sociale?» «Sarebbe una riforma fatta a costo zero - spiega -. Certo bisognerebbe garantire una maggiore professionalità e qualificazione dei giudici di pace. Per questo motivo occorrerebbe fare dei veri concorsi». Per il presidente della commissione Giustizia di palazzo Madama dunque non bisognerebbe intervenire sull'obbligatorietà dell'azione penale: «Non buttiamo la magistratura ordinaria nel cestino. Meglio valorizzarla riformando, l'istituto dei giudici di pace e assegnando loro la competenza per quei reati cosiddetti minori».