Parisi: «Stima e accuse non sono compatibili»
Lei ha diritto di interrogarsi sul perché un ministro si attivi per la ricerca di un alloggio privato invece di considerare stabile e permamente l'alloggio a lui provvisoriamente attribuito a causa delle ragioni di sicurezza collegate al suo incarico. (Lei ha anche il diritto di interrogarsi sul perché parta dalla mia segreteria una richiesta riferita a persone estranee all'ambito di servizio, come ho anche io appreso ora con disappunto, anche se ritengo la cosa di rilievo minore.) Lei ha infine il diritto a continuare a mettere in dubbio le mie affermazioni. Anche se lei non sostiene piú che io abbia "ottenuto" dall'Ipab S.Alessio mai alcunché come ieri ha invece titolato il suo giornale, vedo che il suo giornale continua a sostenere o a dare ad intendere che una mia collaboratrice sia stata destinataria di un trattamento considerato di favore a causa e successivamente ad una richiesta da me sottoscritta solo in apparenza a mio favore. Dopo avermi accusato di falsitá confermando allo stesso tempo l'accusa di aver approfittato della mia posizione ai danni di un Ente di assistenza e quindi dei suoi assistiti, lei non ha tuttavia il diritto di manifestare verso di me la sua stima, come vedo fa con apparente amabilitá. Ebbene é qui che sta il nostro dissenso. Io uno che fosse come lei mi descrive non lo stimerei. Almeno per evitare di essere preso ad esempio da imitare, sento perció il dovere di confermare che quello che il suo giornale sostiene non corrisponde al vero. Arturo Parisi