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Walter non cambia «Ok Iervolino e Domenici»

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Due soli nomi che fanno capire come sia venuto meno l'appoggio di Veltroni ad altri amministratori, tra i quali, ma non solo, il governatore Antonio Bassolino che però annuncia l'intenzione di «portare avanti» il suo impegno per Napoli e la Campania. Già nei giorni scorsi, dopo il monito del capo dello Stato Giorgio Napolitano, il segretario Democratico aveva deciso di vederci più chiaro nei vari focolai locali - da Firenze a Napoli fino alla Calabria - che, al di là dei risvolti giudiziari, sembrano segnalare una certa disinvoltura nel fare politica. Oggi l'affondo dei giornali «amici», dall'Unità all'Espresso, lo ha convinto ad uscire allo scoperto e ad ammettere che il problema esiste e va affrontato. «Non ci sottrarremo a questo esame - afferma Veltroni - mettendo al centro della riflessione e delle iniziative le questioni dell'etica, del rispetto delle regole, della legalità e della questione morale, che nasce spesso da un improprio rapporto di commistione tra affari e politica e da processi troppo lenti di rinnovamento delle classi dirigenti». Il leader del Pd invita a non fare di «tutta l'erba un fascio» ed infatti sprona Iervolino e Domenici ad andare avanti ma è determinato a premere sull'acceleratore del cambio dei dirigenti laddove sia stato superato il segno. Anche perché, spiega un dirigente vicino al segretario come Giorgio Tonini, la colpa di certe situazioni non è certo del Pd, e quindi di Veltroni, ma «gran parte dei fenomeni di malcostume politico sono eredità delle esperienze precedenti di Ds e Margherita». Ma ora bisogna evitare, è il ragionamento implicito dei vertici del Pd, che le conseguenze travolgano il partito nato proprio nel segno dell'innovazione. Il ricambio generazionale e la centralità dell'etica in politica saranno punti centrali della relazione sulla quale Veltroni chiederà la fiducia del partito alla direzione del 19 dicembre. Passaggi sui quali tutti, da Rosy Bindi a Anna Finocchiaro, concordano anche se poi la parte più difficile verrà quando il leader farà le scelte. Ed il primo braccio di ferro è già in atto con Bassolino. «Porto avanti, assieme alla nuova giunta - sostiene il governatore campano - il mio impegno».

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