Petruccioli e Cappon: "La Rai sta bene, avanti con le nomine"

Disertata dal Pd che ha obbligato gli esponenti del suo partito a non presenziare (solo il deputato democratico Marco Beltrandi di estrazione radicale ha snobbato l'invito). Infine è stato ascoltato il presidente dell'azienda, Claudio Petruccioli, cosa che non accadeva da più di un anno. Una riunione di Vigilanza che ha visto sia Petruccioli che il direttore generale, Claudio Cappon, fare un bilancio del lavoro svolto dall'azienda in quest'anno. Nonostante la crisi «la situazione della Rai è buona - ha riferito Petruccioli -. L'azienda non ha un euro di debito e il 2008 chiuderà con un disavanzo inferiore a quello previsto nel budget». La maggiore preoccupazione nasce invece dalla situazione di stallo persistente delle nomine. Petruccioli ha ricordato, infatti, che alcuni incarichi in azienda sono da molti mesi ancora assegnati «ad interim» o addirittura non definiti. Il più eclatante è il caso di Fabrizio Del Noce che oltre ad essere direttore di Raiuno è stato nominato capo di Rai Fiction. «Avevamo detto, alla fine del mandato lo scorso maggio, - continua Petruccioli - che si poteva aspettare qualche mese, ma se la situazione di incertezza proseguirà non escludo che possiamo procedere a fare noi le nomine». Anche il direttore generale Cappon, nella sua relazione, ha sottolineato come il bilancio dell'azienda molto probabilmente si chiuderà in pareggio nonostante una «riduzione degli introiti pubblicitari negli ultimi mesi di circa 40-50 milioni di euro che però si tradurranno alla fine in una mancanza di bilancio di 30-35 milioni di euro o addirittura, se saranno rispettati dal Ministero del Tesoro i pagamenti del canone, contiamo di chiudere in positivo». Proprio sul tema del canone Rai il presidente Petruccioli ha aperto una ampia riflessione: «Nei giorni scorsi qualcuno ha detto che il canone è la tassa più odiata dagli italiani. É stata un'affermazione avventata. Abbiamo il problema che un quarto degli italiani non lo paga». Ancora più eloquente è il commento di Cappon: «Il servizio pubblico non è interamente coperto da risorse pubbliche. É con i programmi commerciali che paghiamo il servizio pubblico. Le risorse che arrivano dallo Stato che sono un terzo di quelle inglesi ma offriamo lo stesso livello qualitativo. Abbassare il canone per recuperare gli evasori? É un'ipotesi». L'audizione, dopo gli interventi di Cappon e Petruccioli, è stata aggiornata a mercoledì prossimo dato che Villari era atteso al Senato per assistere all'assemblea del Pd che doveva deliberare la sua espulsione dal partito.