Alla Sapienza la destra umilia gli anti Gelmini
Otto erano le liste che concorrevano. Si va dai «Collettivi in movimento», lista protagonista dell'Onda di protesta anti-Gelmini, all'«Udu», collegata alla Cgil. Da Azione Universtaria vicina ad An fino ad arrivare a «Lista aperta» legata a Comunione e liberarione passando per «Vento di rinnovamento» sostenuta dal rettore Luigi Frati e «Studenti democratici» lista legata alla Sinistra giovanile (Pd). Infine «I Corvi» ala umanistica dell'Ateneo e «Sapienza in movimento», lista legata al mondo ambientalista. Si è espresso il 10,6% per cento degli aventi diritto, pari a 13.348 votanti, superando il quorum che consente di avere la rappresentanza piena degli studenti negli organi collegiali centrali. Anche se i risultati ufficiali si sapranno solamente la prossima settimana, la tendenza vede in netto vantaggio le liste di destra. In testa «Vento di cambiamento» che ha ottenuto nella elezione per il rinnovo della rappresentanza studentesca nel Cda 3081 voti, seguita da «Lista aperta» con 2015 e da Azione Universitaria 1713. Non sono state sufficienti quindi né le mobilitazioni di piazza né tantomeno le giornate di occupazione dell'Ateneo per convincere l'elettorato a votare le liste di lotta. La maggior parte degli studenti hanno preferito quelle riconducibili al centrodestra. Un risultato che, secondo il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, «dimostra come la maggioranza degli studenti condividono le iniziative intraprese sinora dal governo e non si fanno convincere dalle troppe mistificazioni messe in atto dall'opposizione». Affermazione subito ribattuta da Pina Picierno, ministro ombra Pd delle Politiche giovanili: «È inaccettabile che il ministro Meloni strumentalizzi il voto degli studenti, interpretandolo come condivisione delle iniziative del governo». Intanto il Rettore Frati ha espresso la propria soddisfazione per il clima di ordinata competizione elettorale, cosa invece contestata dai Collettivi che denunciano: «È stato uno scandalo baronal-clientelare. Abbiamo assistito alle peggiori irregolarità».