Meno burocrazia e più società
In un suo straordinario pamphlet (I misfatti dell'istruzione pubblica), un grande intellettuale come Denis de Rougemont pose l'accento su quanto sia assurdo affidare i bambini ad ambienti dominati da circolari burocratiche e altre astruserie. A chi si affaccia al mondo bisognerebbe offrire qualcosa di meglio che realtà desolate, sporche, abbandonate a loro stesse. È del tutto evidente che quella di Rivoli è, almeno in parte, una fatalità. Ma è pur vero che mentre le istituzioni di istruzione privata sono costantemente sotto il tiro di verifiche e controlli, lo Stato pare spesso aver abbandonato la speranza stessa di verificare il rispetto delle norme da parte dei propri apparati: anche perché non è possibile chiudere questure e ospedali. C'è allora bisogno che la società civile (imprese, comunità religiose, fondazioni, ecc.) si faccia avanti e offra un futuro diverso ai bambini di domani. Ma perché questo avvenga è bene che lo Stato restituisca a noi e alla nostra responsabilità la gestione e la cura di realtà troppo importanti perché siano lasciate nelle mani di politici e burocrati. Carlo Lottieri