Sacconi: "Bonus entro Natale per i redditi bassi"

A spiegarlo è stato il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, ospite delle trasmissione tv della Lucia Annunciata «In mezz'ora». L'intervento per i soggetti a basso reddito, allo studio del governo, sarà «cash, non un bonus fiscale che agirebbe solo il prossimo anno» ha detto Sacconi aggiungendo: «Sui tempi dell'erogazione del contributo saremo molto tempestivi». Il responsabile del dicastero di via Flavia ha allargato il suo ragionamento anche al problema sentito dalle famiglie del canone per la televisione pubblica: «Giusto metterlo in discussione ma solo nelle sedi istituzionali» e ha, infine, espresso il suo auspicio perché la Cgil blocchi lo sciopero generale proclamato per il 12 dicembre. Quanto agli aiuti a ceti disagiati previsti nel decreto, che venerdì prossimo dovrebbe ricevere il via libera dal consiglio dei ministri, la filosofia del governo è chiara. Saranno anche pochi i soldi che arriveranno ma è importante che arrivino subito a chi ne ha un effettivo bisogno. Per questo Sacconi ha confermato a che tipo di platea guardi l'esecutivo. «Cercheremo di mirare il nostro intervento di sostegno al reddito a persone che hanno bisogni primari da soddisfare, che perdono il posto di lavoro, che hanno un nucleo familiare numeroso o pensionati soli con un solo reddito». E sarà «danaro fresco» che si deve tradurre in consumi immediati. Il tutto tenendo conto del vincolo del debito pubblico. Anche per questo sembra archiviata una delle misure più attese: la detassazione delle tredicesime. Troppo caro sostenerne il costo nonostante sia «nel programma di governo». Spazio anche al dossier degli investimenti per i quali il ministro ha annunciato norme che accorceranno i tempi che intercorrono dalla decisione alla realizzazione e i una revisione dei rapporti con i concessionari, dalle ferrovie a quelli autostradali. Citazione anche per le imprese. «Pensiamo di ridurre l'Ires relativamente all'incidenza costo del lavoro incluso nell'Irap». Sempre in tema economico oggi, secondo il calendario, Sacconi incontrerà le parti sociali sulle misure. Si tratterà di «autentica consultazione delle stesse per definire il pacchetto». Un'apertura di credito alle richieste della Cgil che ha già fissato uno sciopero generale il 12 dicembre. Il responsabile del welfare spera sia revocata. «Sono convinto che la Cgil ritirerà lo sciopero. Sono convinto perché noi cercheremo di convincerla presentando domani (oggi ndr) misure per consentire a loro di dire: manteniamo pure la contestazione sull'impostazione generale della politica del governo ma abbiamo un argomento per riflettere sulle ragioni dello sciopero». Infine il nodo del canone Rai. «Giusto mettere in discussione il canone, quanto meno mettere in discussione lo scambio» tra il canone e il servizio offerto dalla Rai ha spiegato Sacconi. «C'è una torsione per quanto riguarda il rapporto tra i cittadini e la tv di Stato. Il canone è la misura del servizio e molto spesso non viene percepito né come servizio di qualità né come servizio accettabile dai più».