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Palazzetti stracolmi, Berlusconi fa il pieno

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È venuta molto più gente di quello che ci si immaginava». In effetti a Montesilvano, alle porte di Pescara, il palazzetto è stracolmo. Tanto che lo stesso Cavaliere sul palco se ne rende conto e si mette a comandare la folla: «Fatevi più avanti, venite di qua. E voi laggiù, mettetevi di lato». Poi ammette: «L'ho detto che dovevo fare il vigile». C'è una calca orribile, l'organizzazione ha lasciato a desiderare (anche su questo fronte ci sarà da rimettere a posto il Pdl). Ma è anche vero che gli uomini del Cav non si aspettavano una tale accoglienza. Tanto che lo stesso premier è costretto a interrompere il suo comizio più volte. Addirittura una che preoccupa la sala, accade quando si mette a chiedere al pubblico con voce roca: «C'è? un medico per favore, fate largo, la prima cosa è dare aria. Fatela sdraiare per terra...». Una donna infatti viene colta dal malore. Berlusconi prova a sdrammatizzare: «Non vale rubarmi il posto, di solito mi sento male io...». Poi la signora si riprende. Il premier va avanti ma il pubblico insiste. Uno dalla platea candida Letta presidente della Repubblica e lui: «Sarebbe giustissimo». Poi via via s'inalbera per le continue interruzioni: «Non posso fare un comizio per ognuno di voi», si lascia scappare Due giorni fa la calca s'era vista a Teramo, dove il palazzetto dello Sport stracolmo non riusciva a contenere la folla. C'erano i vecchietti in fila che mormoravano: «Chi l'ha mai visto qui il presidente del Consiglio?». Berlusconi, indubbiamente, non aspettava altro. L'estate era finita con i sondaggi che lo davano al massimo dei consensi. L'autunno sta per concludersi con una brutta botta nei sondaggi per il governo, che ha intaccato anche il suo gradimento personale. Il Cav insomma era in cerca di un bagno di folla. Di un successo. Magari personale per rilanciare la sua immagine. L'Abruzzo può dargli una mano. F. d. O.

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