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E Silvio a cena canta 'O surdato 'nnammurato

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L'appuntamento, sabato sera, era in un casale del Settecento alle porte di Teramo, dove il premier aveva appena incontrato migliaia di persone nel palazzetto dello sport. Silvio Berlusconi appena entrato in sala saluta uno per uno i quattrocento presenti, che hanno pagato 250 euro per esserci. Stringe la mano emozionando politici, imprenditori e semplici fan. Un lungo tavolo centrale, con Gianni Chiodi e famiglia accanto al Presidente del Consiglio, e a seguire i parlamentari. Attorno, in un maxi gazebo messo in piedi per l'occasione, una quarantina di tavoli rotondi con otto posti. Si mangia mentre l'artista napoletano Ciccio Capasso presenta un repertorio di canzoni partenopee più o meno conosciute. Berlusconi alla fine di ogni brano, tutti, applaude. Nessuno segue Capasso come lui. Gli piace, al punto che alla fine dirà al suo staff di prendere il numero di telefono per contattarlo. Intanto assaggia la cucina abruzzese. Rimane affascinato dalle «scrippelle 'mbusse», crepes arrotolate con parmigiano all'interno, immerse in brodo di gallina. Al cameriere chiede di portargliene un'altra porzione, sottolineando che salterà il secondo, un vitello in crosta di erbe. Un particolare che sfugge al cameriere che di lì a poco si ripresenta con il piatto del secondo, gentilmente rimandato indietro. «I miei collaboratori hanno contato 620 fotografie scattate dai presenti insieme a me», racconterà il giorno dopo. Foto che cominciano a girare tra amici e parenti per mostrare la partecipazione all'evento. Durante la cena Berlusconi conosce la moglie di Chiodi, le tre figlie. «Chiacchiera cordialmente in maniera disponibile con tutti», è la voce più ricorrente di chi ha partecipato ed è rimasto colpito dall'affabilità di Berlusconi. Finita la cena si continuano ad ascoltare le canzoni. È Berlusconi ad un certo punto a fare una richiesta musicale. Tutti in sala si fermano per ascoltare "'O surdato 'nnammurato". Quando si arriva alla parte finale Berlusconi si alza, sale sul palco prende il microfono e comincia a cantare, come si fa nei pub, con il karaoke. Dietro di lui l'onorevole Carla Castellani, deputato del Pdl che trascina sul palco anche Gianni Chiodi, dei tre il più impacciato e schivo. È l'apoteosi finale. Ma durante la cena non sono mancate le parole di elogio a Gianni Letta, l'uomo additato ad esempio agli imprenditori abruzzesi seduti a tavola, «un vero e proprio dono di Dio per l'Italia». A chi gli parlava di scuola è tornato a difendere il decreto Gelmini, «non è una riforma ma si tratta di interventi di buon senso». Berlusconi ha dormito in una delle stanze del Casale e dalla finestra ha potuto ammirare la maestosità del Gran Sasso, con le cime innevate. Un'immagine di bello che ha voluto trasmettere ai giornalisti, in occasione del suo primo incontro. Si racconta anche di due iniezioni antidolorifiche, fatte al leader del Pdl, dolorante per le troppe strette di mano ricevute. Più sobrio il pranzo, con un centinaio di invitati, che ha avuto nella periferia de L'Aquila. Con Gianni Chiodi bisognava cominciare a parlare delle basi per dare un forte segno di ripresa politica.

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