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Il governo punta a aumentare gli stanziamenti per sbloccare ...

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L'obiettivo del governo, che ha ottenuto il via libera nel corso della riunione a Palazzo Chigi con il premier Silvio Berlusconi, è infatti quello di allungare l'elenco degli interventi da fare subito per contribuire in modo più ancora determinante ad arginare la crisi. «C'è una grande necessità - spiega il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli - di lanciare un piano di infrastrutture che funzioni in modo anti-congiunturale. In Italia non è facile - aggiunge - fare opere, per motivi giuridici, finanziari, urbanistici e orografici, ma soprattutto negli ultimi anni per una difficoltà di natura ideologica e culturale». Ed è proprio per mettere a punto tutte le misure che consentiranno di far riaprire i cantieri, da quelli stradali a quelli del Ponte dello Stretto e del Mose di Venezia, che nel pomeriggio il premier ha fatto una riunione con i ministri competenti (al tavolo erano presenti, oltre i sottosegretari alla presidenza Letta e Miccichè, Tremonti, Matteoli, Scajola, Prestigiacomo, Fitto, Alfano). Oggi sarà ancora una giornata di contatti e riunioni, poi venerdì, con la riunione del Cipe, il primo tassello del Piano da 80 miliardi di euro andrà al suo posto. La prossima settimana toccherà invece alle misure per le famiglie e le imprese: l'appuntamento del Consiglio dei ministri è per mercoledì 26. Prima però il presidente del Consiglio ha assicurato che vedrà le parti sociali, Cgil compresa. Allo studio dell'Esecutivo continuano a esserci vari interventi, con un occhio particolarmente attento alle fasce più deboli. L'ipotesi principale resta quella di introdurre un bonus. Al contrario di quanto previsto, ieri mattina però il Consiglio dei ministri non ha affrontato il tema, complice l'assenza del titolare dell'Economia Giulio Tremonti impegnato all'Università Cattolica di Milano. Dal ministro neanche una parola sui provvedimenti allo studio: «Ora - dice però - si apra lo spazio per un'economia sociale di mercato».

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