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«La riduzione delle tasse? È uno degli impegni contenuti ...

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Senatore, il ministro Tremonti ha annunciato un piano di sostegni a famiglie e imprese da 80 miliardi. Dove troverete questi soldi? È vero che si tratta, in gran parte, di risorse riallocate? «Vede, piuttosto che affrontare il nodo delle risorse parlando di riallocazioni, vorrei porre l'attenzione sul momento in cui è stato fatto questo annuncio». Cioè? «Il ministro Tremonti ha parlato al termine di un G20 che, per ora, si è concluso con un rinvio a marzo». Scusi, ma mi sfugge l'eccezionalità del momento. «Da Washington è però arrivato l'impegno a comunicare a consumatori e mercati la volontà condivisa di avviare un grande disegno di aiuto e sostegno ai consumi». E per il governo italiano questo si traduce in un piano da 80 miliardi di euro. «Esattamente. Come faranno gli altri Paesi anche noi approveremo un decreto a fine mese. È chiaro che ci saranno risorse aggiuntive. Ma il punto non è questo. L'intervento del governo ha come obiettivo principale quello di dare certezza di spesa e, soprattutto, qualità. Si tratta della messa a regime di un piano molto strutturato che si inserisce in un disegno coerente. Un cambio evidente rispetto a ciò che è accaduto negli ultimi due anni». Sta pensando ai famosi «tesoretti»? «Il governo di centrosinistra ha usato risorse in più, che in realtà venivano generate grazie ad una sottostima delle entrate, ma non c'è nessuna memoria del sostegno che questi soldi abbiano dato alle famiglie. Noi invece utilizzeremo una cifra corrispondente a qualche punto percentuale del Pil in modo coerente». E taglierete le tasse? «Il governo dovrà muoversi nel solco della dichiarazione conclusiva del G20 in cui ogni Paese si è impegnato a ridurre progressivamente la pressione fiscale per sostenere i consumi. Sottolinerei questo aspetto: sostegno alle famiglie e riduzione fiscale devono essere connesse. Ovviamente esistono diverse ipotesi per realizzare questo impegno». Ad esempio? «Ci sono leve nazionali e leve europee. Nel prossimo Econfin, ad esempio, si discuterà la nuova direttiva sull'Iva e il ministro Ronchi ha chiesto che sia resa più agevole, o addirittura si abbatta, l'Iva sui prodotti per l'infanzia». Se la sente di fare un appello all'opposizione? «Se parliamo di opposizione come persone fisiche, ad esempio i colleghi Morando e Rossi, nessuno gli chiede di fare più di ciò che stanno facendo. Ma, in generale, non mi sembra di vedere un'opposizione qualitativamente all'altezza di questo momento difficile». Usciremo da questa crisi? «Io credo che se saremo capaci di ottimizzare in maniera efficiente tutte le risorse disponibili, anche quelle locali, diventeremo un Paese virtuoso, un modello per tutti. Altrimenti, già a marzo, avremo un brusco risveglio». Nic. Imb.

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