Epifani, il "re" di Rai3
A fare gli onori di casa è Lucia Annunziata che ogni domenica intrattiene il pubblico televisivo di RaiTre con il programma di informazione In 1/2 ora. L'ex corrispondente del Manifesto, autodefinitasi, in un'intervista sul sito cattolico Petrus atea e marxista, sembra infatti preferire sempre e comunque il pensiero radicale della sinistra, quello della protesta di piazza e del «perennemente in disaccordo». Allora qual miglior interlocutore del coetaneo segretario della Cgil, intervistato, oltre che allo scorso giugno anche a settembre e nella puntata di ieri? Neppure Walter Veltroni le va bene. Eppure lui è il leader del maggior partito di opposizione e il suo primo ingresso in parlamento lo aveva fatto nelle liste del Pci. Ma forse la Annunziata non ha ancora digerito che il Walter nazionale le abbia dato forfeit non presentandosi in trasmissione durante l'ultima campagna elettorale. Così preferisce il passionario Antonio Di Pietro, spina nel fianco di Veltroni, anche lui pluripresente (due volte nella stagione 2007/08 e una in questa). Eppure, che la Annunziata non sia troppo avvezza ad una sorta di regolarità televisiva, è ben noto. Silvio Berlusconi nella sua unica partecipazione al programma nel marzo del 2006 abbandonò il programma. L'Autorità Garante delle Comunicazioni accertò un regime di violazione delle norme sulla par condicio nelle puntate andate in onda dal settembre 2005 al febbraio 2006. Anche l'allora presidente della Rai Claudio Petruccioli, nell'audizione alla Commissione di Vigilanza dell'ente pubblico ammise uno «squilibrio» determinato dalla continua presenza di ospiti in trasmissione appartenenti all'area politica del centrosinistra. Ad oggi la situazione non sembra per nulla cambiata: nelle quattro stagioni di programmazione, a partire dal 2005, la Annunziata ha condotto più di 90 puntate. Ben 42 sono stati i politici di centro-sinistra o della sinistra radicale intervistati (ricorrenti i nomi di Fassino, Bertinotti, D'Alema) contro i 24 di centro destra. E se chi ben comincia è a metà dell'opera, la stagione appena iniziata promette molto bene: nelle otto puntate andate in onda dal 21 settembre scorso, solamente due erano riservate ad esponenti del centro destra. Il primo è stato il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, il secondo il senatore Paolo Guzzanti. Ma tornando alla puntata di ieri, le parole di Epifani saranno state di certo musica per le orecchie della Annunziata: «Abbiamo programmato uno sciopero perché vediamo che le risposte alla crisi non arrivano. E temiano che quelle che possano arrivare non siano tali da dare una mano alle persone in difficoltà. Non ci sarà nessuna marcia indietro da parte del sindacato sullo sciopero generale proclamato per il prossimo 12 dicembre, a meno che il governo non accolga una parte importante delle nostre richieste». E, nell'ottica della giornalista di non lasciarsi sfuggire nessuna occasione per attaccare il governo, perché non chiedere all'ospite un commento alle dichiarazioni del ministro Renato Brunetta sui fannulloni ritenuti di centro sinistra? «Dia prova di quello che afferma, altrimenti è un bugiardo».