Rai, Villari alla vigilanza. Veltroni: "Si dimetterà oggi"
Su di lui sono confluiti 23 voti, mentre per Orlando sono stati solo 13; una scheda nulla; assenti 3 commissari (Melandri e Milana del Pd, Casoli del Pdl). Si rompe cosi' la prassi che voleva l'opposizione indicare il candidato alla presidenza della Vigilanza ma il Pdl era stato chiaro e nelle ultime ore aveva dato una sorta di ultimatum al Pd: o si cambia candidato oppure ne sarebbe stato votato uno diverso, lasciando sempre all'opposizione comunque la carica di presidente "Berlusconi ha avuto l'arroganza di scegliere anche chi deve rappresentare l'opposizione. Un comportamento tipico delle dittature argentine". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, intervenendo in aula a Montecitorio, ha criticato l'elezione da parte del Pdl di Riccardo Villari (Pd) a presidente della Vigilanza Rai, al posto di Leoluca Orlando. "Quello che oggi ha fatto il Popolo delle Liberta' in Vigilanza Rai e' assolutamente inimmaginabile e mai visto prima nella storia del Parlamento italiano. Qualcosa che avviene nei regimi e non in democrazia". Questo il primo commento del segretario del Pd, Walter Veltroni, all'elezione a presidente della commissione di Vigilanza Rai di Riccardo Villari, grazie ai soli voti della maggioranza. ''Mi ha telefonato ora il senatore Villari, per comunicarmi che andra' dal presidente della Camera e dal presidente del Senato a rassegnare le sue dimissioni''. Lo afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni, lasciando la sede del partito e commentando l'elezione di Riccardo Villari alla presidenza della commissione di Vigilanza Rai con i voti del centrodestra. Il neo presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Riccardo Villari, è nato a Napoli il 15 marzo 1956. Eletto nelle file del Pd in Campania, è al suo quarto mandato parlamentare, il secondo da senatore dopo due legislature alla Camera. Oltre che della Vigilanza, fa parte della commissione Lavori pubblici e Comunicazioni di Palazzo Madama. Medico e docente universitario al Policlinico dell'università Federico II di Napoli (malattie infettive epatologia), Villari è stato a lungo uomo di riferimento della Margherita, in particolare dell'area rutelliana, in Campania ed è stato componente dell'esecutivo del partito e responsabile per il Mezzogiorno e per le riforme. E anche presidente del Napoli Club Parlamento.