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«Lo scudo antimissile è stata una provocazione alla Russia»

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Secondo Berlusconi sono provocazioni anche il riconoscimento del Kosovo e l'ipotesi di un possibile ingresso della Georgia e dell'Ucraina nella Nato. Berlusconi ha quindi sottolineato che «le provocazioni» da parte dell'Occidente hanno generato a Mosca reazioni di fermezza: «La Russia ha risposto con parole che, nei commenti dell'amministrazione Usa, sono state giudicate arroganti». Reazione che si è poi concretizzata nel discorso del presidente Medvedev alla Duma, «e con l'annuncio della dislocazione di missili in una enclave russa dei Balcani e a Kaliningrad». Secondo il premier questo scontro tra Russia e Occidente è la possibilità di una «contrapposizione tra i due arsenali sarebbe un errore che potrebbe portare alla distruzione del mondo». Dunque, ha concluso Berlusconi, «bisogna tornare all'accordo di Pratica di Mare e superare i decenni terribili della guerra fredda». Per questo «mi sto adoperando affinché nell'agenda del presidente della Federazione russa ci possa presto essere un incontro con il neo presidente Usa Barack Obama». Il capo del governo che da gennaio assumerà la presidenza del G8, nel colloquio con il premier turco Erdogan, ha promesso di impegnarsi «per evolvere il G8 in G14», auspicando che possa entrare stabilmente la Turchia.

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