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Un convegno pubblico contro il ministro Gelmini e contro il ...

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«Ma sono simboli utilizzati abusivamente — spiega il deputato del Pdl Giorgio Stracquadanio — perché l'associazione "Scuole aperte" che ha organizzato il convegno ha avuto il patrocinio del ministero e della Ue. Ma non certo la manifestazione». Se però manca la voce del governo o almeno di un esponente della maggioranza, largo spazio invece all'opposizione e ai sindacati. Sono stati infatti invitati i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della scuola, l'ex leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti e l'ex ministro Luigi Nicolais. E ancora Valentino Parlato de «Il Manifesto» e Nichi Vendola, governatore della Puglia, anche lui di Rifondazione. Inoltre per gli insegnanti che partecipano al Forum contro il ministro è previsto «l'esonero dagli obblighi di servizio». «Questa è la risposta della Regione Campania allo sforzo fatto dal governo per risolvere l'emergenza rifiuti — aggiunge Giorgio Stracquadanio — Hanno utilizzato i soldi dei cittadini per attaccare Berlusconi e la Gelmini, ignorando completamente la possibilità di un contraddittorio con la maggioranza». Già nella presentazione della tre giorni, che si conclude oggi, ci sono critiche pesanti all'esecutivo. «La ricetta applicata dal Governo è semplice ma dannosa — scrive Corrado Gabriele, assessore regionale all'istruzione della Regione Campania, esponente di Rifondazione Comunista — Si ripropongono, infatti, in chiave riformista le "shock terapies" che la Banca Mondiale e il Fmi hanno utilizzato come strumento di dominio durante gli anni '80 per occidentalizzare le economie dei Paesi emergenti. Tagli netti a tutti i servizi pubblici, ridimensionamento del sistema dell'istruzione e della sanità pubblica, drastica riduzione del numero degli insegnanti». Ma ieri è stata un'altra giornata nera per Mariastella Gelmini, attaccata anche da un esponente della maggioranza, Gianni Alemanno, e finita al centro di una polemica con i giornalisti. Il sindaco di Roma ha ribadito le critiche di An al modo con cui il ministro ha fatto conoscere il suo decreto: «La Gelmini si è mossa male, senza partecipazione, e così abbiamo lasciato alla sinistra una funzione che non avrebbe potuto avere se avessimo avviato il confronto con i giusti interlocutori del mondo della scuola per tempo e non in ritardo come abbiamo fatto». L'altra polemica è scoppiata agli Stati Generali di Confindustria, a Sanremo, dove il ministro era stato invitato. Durante il suo intervento i giornalisti sono stati fatti tutti uscire dalla sala. Proteste, nota ufficiale della Fnsi, poi la spiegazione di Confindustria: «L'organizzazione del seminario dei direttori di Confindustria è completamente affidata allo staff della stessa Confindustria: il ministro Gelmini ha partecipato come invitato e non ha certo avuto alcun titolo nella gestione dell'evento, meno che mai nei rapporti con la stampa. I lavori erano come già annunciato, rigorosamente a porte chiuse». Pa. Zap.

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