Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Se dalle elezioni la classe politica, indipendentemente ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Per di più, nel disinteresse totale dei cittadini che pagano il canone, della mancata nomina del presidente della Vigilanza molti custodi della legalità repubblicana ne fanno un problema di lesa democrazia. È una finzione. In Parlamento nessuno ritiene che senza tale pletorico consesso la Rai vada in malora. Non lo pensano neppure coloro che all'auletta di Palazzo San Macuto sono inspiegabilmente affezionati. E allora perché tanto accanimento, a prescindere dal fatto che la sua sola esistenza impone, ovviamente, che venga regolarmente costituita e funzioni sia pure a beneficio di chi ha la fregola di fare le pulci a questo o a quel programma? Perché da tale pulpito i partiti possono continuare con altre armi le guerricciole politiche che solitamente combattono altrove; spesso e volentieri per scopi che nulla hanno a che vedere con la gestione radiotelevisiva, né con la preoccupazione di garantire il pluralismo informativo e culturale. Se davvero tutto il Parlamento dovesse realizzare che della Vigilanza si può fare tranquillamente a meno, non per sei mesi, ma per sempre - poiché basterebbero i normali strumenti di sindacato ispettivo a disposizione di deputati e senatori per rilevare eventuali irregolarità o incongruenze nella Rai - credo che nel palazzone di Viale Mazzini tutti si sentirebbero sollevati. E perfino il Cavallo morente avrebbe un sussulto di gioiosa vitalità. Gennaro Malgieri

Dai blog