Il fabbisogno a ottobre balza a 13 miliardi di euro
Il fabbisogno di ottobre, spiega una nota, sconta rispetto allo scorso anno «una concentrazione di spesa, connessa a maggiori pagamenti per interessi per oltre 5 miliardi, dovuti alle ingenti scadenze di buoni postali e all'erogazione di interessi sui conti fruttiferi accesi presso la tesoreria statale a favore di enti esterni alla Pubblica amministrazione (pagati lo scorso anno nel mese di dicembre)». Il saldo del mese ha inoltre registrato maggiori pagamenti effettuati dalle Amministrazioni centrali, un'accelerazione dei rimborsi fiscali, e il venir meno dell'acconto sul dividendo Eni già incassato nel mese di settembre.