Fabrizio dell'Orefice [email protected] E ci ...
Ma bisogna esser buoni e allora meglio sostenere che Veltroni e D'Alema sono come due amanti che non riescono a prendersi. Succede che Walter ha deciso di disertare la festa di Massimo. Quale festa? Quella di stasera. Parte Red Tv, la televisione voluta dai dalemiani e battuta nella gara a chi apriva prima da quella di Veltroni, Youdem. Si parte alle 21, comparirà in video Claudia Caprara, il direttore, che trasmetterà dagli studi del Caffè Letterario in viale Ostiense. Ci sarà un discorsetto e poi via. Una serie di filmati sui quali, come si usa dire in questi casi, vige il più stretto riserbo. Saranno spot all'insegna dell'autoironia. Mezz'ora così. Dopo, la linea passerà ai nuovi studi di Red tv che sono a palazzo Grazioli, nello stesso edificio dove abita Silvio Berlusconi. E nella nuova sede della televisione dalemiana sarebbe dovuto arrivare Walter Veltroni, il segretario del Pd. Doveva essere il segnale del disgelo. Almeno apparente. Doveva. In realtà Veltroni non ci sarà. Il che non significa che non si vedrà in video. Andrà in onda una sua intervista registrata alcune ore prima, a fare le domande sarà la giornalista palestinese Rula Jebral. Una note per le sue domande scomode. Insomma, Walter non sarò fisicamente presente alle festa di Massimo. E perché? Perché nelle stesse ore la sua tv ha organizzato a qualche centinaia di metri un'altra festa, la sua. Sarà una lunga no stop che comincerà oggi a pranzo per finire alla stessa ora di domani. Ma il clou sarà a piazza di Pietra, nel Tempio di Adriano. Alle 22, dunque in piena sovrapposizione con la tv dalemiana, partà una diretta da titolo «La notte della grande scelta». Pronti filmati sulla campagna elettorale, rubriche sulle presidenziali Usa, collegamenti webcam con le aule della Georgetown University di Washington, il circolo Pd di New York e il quartier generale di Barack Obama a Chicago. «Una vera e propria diretta - dice Francesco Verducci, responsabile Comunicazione on-line del Pd - uno spazio interattivo dove le voci dei commentatori abituali si arricchiranno dei messaggi, dei video, delle foto degli utenti che da tutto il mondo seguiranno l'esito di una campagna elettorale così importante per i destini dell'intero pianeta». E Red tv? Caprara ribatte serafico: «Noi e Youdem? Giochiamo campionati diversi. Loro hanno la funzione di raccontare e promuovere un partito, noi di raccontare la politica e un'area molto più vasta». Per stasera di corsa è stato convocato negli studi Piero Fassino, oramai il tappabuchi nelle situazioni di emergenza, costretto a mettere una pezza alle mille diatribe interne non tanto al Pd ma proprio al mondo Fgci-Pci-Pds-Ds. Perché le battaglie tra gli ex comunisti sono le stesse di trent'anni fa. E non sono ancora finite. Con o senza le tv.