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«Spero che i miei colleghi non vadano a lavorare per la ...

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Le dichiarazioni del presidente dell'Unione Piloti, Massimo Notaro, la dicono lunga sul clima che si respira all'interno delle sigle sindacali che non hanno firmato il contratto. Alla vigilia dell'assemblea che si terrà oggi pomeriggio nello scalo romano di Fiumicino, i sindacati «ribelli» sentono scricchiolare il fronte del no. L'annuncio da parte del presidente della Cai Roberto Colaninno che potrebbe procedere a assunzioni dirette con chiamata nominale, pone i lavoratori di fronte al dilemma se continuare a sostenere la linea del no a oltranza e quindi rischiare di non avere un posto di lavoro o se accettare l'invito della Cai. Notaro fa sapere che ha deciso di non andare a lavorare con Cai e affida alle agenzie di stampa la sua linea che suona come un appello a non rompere la linea dell'opposizione. «Non hanno rispettato i patti e hanno deciso di farlo sotto i riflettori di palazzo Chigi. E in queste ore gli appelli alla responsabilità sono tutti rivolti a noi e non a loro. Chiameranno i piloti uno per uno, e se non li trovano che fanno li cercano all'estero?» L'assemblea servirà a decidere le prossime mosse da fare dopo la spaccatura con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno sottoscritto l'intesa. I sindacati di categoria che non hanno firmato sentono stringersi il cerchio giacchè anche dal mondo della politica non hanno più alcuna sponda. Alleanza nazionale che da sempre è vicina ai piloti ha incitato la categoria, in modo esplicito, a fare un passo indietro. Oggi sarà un giorno importante anche per il commissario straordinario Fantozzi, che comincerà a esaminare l'offerta vincolante per Alitalia presentata dalla Cai. Intanto l'amministratore delegato Rocco Sabelli si è detto ottimista sul prossimo decollo della compagnia. «Penso che il 1° dicembre si possa partire» ha detto Sabelli, che ha parlato anche della scelta del partner estero: «Arriverà a novembre o dicembre. Stiamo valutando la scelta e io ho il mandato di trovare la soluzione industriale migliore. L'unica cosa che voglio dire è che non esiste un'associazione tra alleato e hub prescelto. Air France non significa Fiumicino e Lufthansa non vuol dire Milano». Sabelli è ottimista sul fatto che la nuova Alitalia avrà a bordo tutti i lavoratori, compresi piloti e assistenti di volo. Quanto alle cifre della valutazione di Alitalia, Sabelli chiarisce che «di perizie non ce ne sono ancora. La valutazione che si fa della nostra offerta considera solo la parte in contanti e non il debito che ci accolliamo. Sono convinto che la cifra che metteremo sul piatto sarà più che congrua». Anche il presidente della Cai Colaninno ribadisce che è intenzionato a andare avanti e «a non subire la logica dei veti» che è frutto «di un sistema rappresentativo superato». «Imporre il veto dei sindacati autonomi a imprenditori privati che hanno deciso di fare un investimento così importante - sostiene Colaninno - sarebbe stato non solo folle ma anche contraddittorio rispetto alla linea che abbiamo seguito fino ad ora con grande compattezza». Il leader della cordata ha detto anche di sperare che i piloti e gli asssistenti di volo ci ripensino. «Altrimenti non ci arrenderemo alla logica del ricatto ed assumeremo il personale di volo con la chiamata nominativa».

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