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Bossi-Fini, Cazzola d'accordo con Epifani

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Proposta contro la quale il Pdl ha subito fatto muro mentre il Pd ha preferito tenere una linea di basso profilo. Nessun commento è infatti arrivato dai dirigenti del partito, le dichiarazioni (poche) di apertura sono state affidate a esponenti di terza o quarta fila. L'unico nel centrodestra che ha invece «sposato» la proposta del leader della Cgil è Giuliano Cazzola, deputato Pdl e vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera. «Sul tema dei lavoratori stranieri condivido la proposta di una temporanea sospensione della legge Bossi-Fini, avanzata dal segretario della Cgil — ha spiegato — I lavoratori stranieri, soprattutto nelle regioni del Centro Nord, sono una componente indispensabile del mercato del lavoro ed in particolare di alcuni settori che senza manodopera straniera non potrebbero tirare avanti, come sanno benissimo le imprese. Per tutelare i lavoratori extracomunitari nelle attuali difficoltà economiche e produttive non bastano gli ammortizzatori sociali, ma devono avere la possibilità di rimanere, in modo regolare, sul territorio nazionale per il tempo necessario a cercare una nuova occupazione». Nessuno però nel Pdl si affianca a Cazzola. Per il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano «la letterale applicazione della proposta formulata dal leader della Cgil porterebbe l'Italia al di fuori delle norme-base sull'immigrazione in Europa». Per Italo Bocchino, capogruppo del Pdl alla Camera, quella di Epifani è una proposta «demagogica e pericolosa». «Epifani — spiega — parla di gettito Irpef ma con la sua idea non si farebbe altro che alimentare l'immigrazione clandestina, che notoriamente è terreno di coltura dell'illegalità». Nel Pd la difesa della proposta di Epifani è affidata a Gianluca Lioni, responsabile terzo settore del partito. «La Bossi-Fini è stata un flop e quindi ripensarla credo sia non solo giusto ma anche doveroso».

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