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Tredicesime, il premier apre «Detassare ma pochi fondi»

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Berlusconi parla all'Assemblea di Confcommercio, una location adatta per affrontare questioni come la crisi finanziaria e la manovra economica. E non solo. I conti pubblici - Enorme problema il debito pubblico: «Sono d'accordo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - spiega Berlusconi -, noi per essere veramente presentabili dobbiamo portare al più presto il debito sotto il 100%. Teniamo presente che negli altri paesi il rapporto debito/Pil è intorno al 60%». Il governo «ha ereditato di un debito pubblico al 106%. Tutti i governi precedenti, scegliendo la politica del consenso dalla fine degli anni '80 all'altro ieri sono riusciti nell'impresa di moltiplicare per 8 il debito pubblico. Ora abbiamo il terzo debito pubblico del mondo». Banche e Borse - L'intenzione dell'esecutivo è quella di offrire sostegno agli istituti in caso di esplicita richiesta in tal senso da parte degli istituti di credito. «Se le banche lo richiedono, il governo è pronto ad intervenire - spiega il premier - ma senza in alcun modo fare qualcosa di imposto, senza che ci siano condizioni punitive nè per i manager, nè per gli azionisti». La situazione delle Borse, invece, attualmente «non è realistica». Il presidente del Consiglio fa presente come si verifichino andamenti negativi anche quando «le aziende fanno lo stesso fatturato, gli stessi utili, gli stessi dividendi». Ci sono casi in cui «valgono il 70% in meno, dunque la situazione non è realistica. A queste valutazioni nessuno vende più, oppure deve vendere a quei valori». Berlusconi sottolinea che paradossalmente in questo momento «ci sono banche che hanno difficoltà ad accettare depositi importanti», ma ha concluso di restare ottimista. «Al prossimo vertice del G20 di Washington decideremo provvedimenti e regole nuove, perché non capiti più quello che è capitato alle Borse di tutto il mondo». Clima e graffitari - Un intervento a tutto campo quello del Cavaliere a Confcommercio. Oltre che di banche e crisi, il premier annuncia per esempio che domani, nel corso del Consiglio dei ministri, il governo farà «un decreto per introdurre il reato e delle pene per chi imbratta muri e negozi». Ma non è tutto: Berlusconi torna anche sulla questione del clima e del pacchetto Ue precisando che il governo italiano non è intenzionato «a muoversi dalla propria posizione». «Io non mi faccio intimorire da nessuno», chiosa il capo del governo, precisando che «l'Italia vuole pagare quanto tutti gli altri». Barzelletta finale - Un consiglio ai partecipanti della riunione della Confcommercio: «Andate tutti in vacanza in Kazakistan. Lì c'è un signore che è mio amico, non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie». Berlusconi racconta la sua recente visita ad Astana, di ritorno dalla Cina: «Lì ho visitato una diga a forma di fiore da cui mettendo una mano sul pulsante si illumina una città. Ovviamente - scherza il presidente del Consiglio - ho pensato di fare lo stesso in Sardegna...». E per chiudere una barzelletta: «Un giorno Silvio Berlusconi va in giro per le strade accompagnato dalla moglie. Quindi, di fronte a una vetrina, esclama: "Guarda, guarda, una maglietta cinque euro". E la signora risponde: "Dai Silvio, vieni via". Ma Berlusconi continua: "Guarda, un paltò 15 euro, un vestito 30 euro". E la moglie, sfinita, conclude: "Silvio, basta, lascia stare questa tintoria"».

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