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Le misure anticrisi: apunta di nuovo il quoziente familiare

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Tremonti

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Il che significa che tutto dovrà essere soppesato attentamente per non far saltare i delicati equilibri della finanza pubblica. E su questo Tremonti è categorico tant'è che più di una volta avrebbe invitato il premier Berlusconi a non lanciarsi in promesse che poi vanno verificate sul campo della copertura economica. Quindi al momento la rottamazione e la detassazione delle tredicesime sarebbero stati accantonati perché troppo onerosi. Ieri il ministro dell'Economia ha convocato una riunione interministeriale con Scajola, Sacconi, Matteoli, Brunetta e Calderoli per fare il punto sulle ipotesi anti crisi. Un incontro preceduto da una riunione tra Tremonti, Scajola e Berlusconi. Le misure potrebbero essere inserite nella Finanziaria anche se Tremonti in serata ha detto categorico che la manovra non si cambia. Tre le aree di intervento: le banche, le imprese e le famiglie. Già nel Consiglio dei ministri di domani potrebbe essere varato un decreto per rafforzare il patrimonio delle banche e misure per le imprese mentre per le famiglie ci vorrebbe un po' più di tempo. Per le banche Berlusconi ha ventilato l'ipotesi della sottoscrizione da parte dello Stato di obbligazioni che sarà possibile convertire su richiesta delle banche. Secondo quanto riferito dal ministro Sacconi non si è parlato di detassazione delle tredicesime. Su questo Tremonti avrebbe espresso diverse perplessità già nei giorni scorsi, a causa dell'alto costo dell'intervento (dai 9 agli 11 miliardi). Più probabile la proroga della detassazione degli straordinari. Tra le ipotesi anche di rafforzare la social card aumentando i generi di consumo scontati. I ministri hanno ricette diverse. Sacconi cerca le risorse per la Cigs e gli altri ammortizzatori sociali in deroga (altri 150 milioni sono già stati reperiti, ma è probabile che nel passaggio al Senato del ddl lavoro arrivino altri 30-50 milioni). Scajola invece vorrebbe aumentare le risorse (600 milioni) del Fondo pubblico di garanzia sui prestiti chiesti dalle aziende in difficoltà. Tremonti punta invece sugli investimenti infrastrutturali e le grandi opere. In piedi anche l'ipotesi cara a Berlusconi del quoziente familiare (un prelievo decrescente in proporzione all'aumentare dei componenti il nucleo familiare). Ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha incontrato il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia accompagnata dal direttore generale Maurizio Beretta. Il vertice è servito a anticipare i temi che oggi la stessa Marcegaglia presenterà a Berlusconi. Il nodo dell'erogazione del credito resta centrale per Confindustria. La Marcegaglia ha messo in agenda per domani un appuntamento con l'Abi. Le richieste a Berlusconi vanno da un fondo di garanzia in particolare per le pmi, a strumenti a favore della capitalizzazione aziendale, dall'aliquota agevolata sugli utili reinvestiti, fino a sostegni fiscali per chi investe in risparmio energetico.

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