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Abruzzo, nuova lite Pd-Idv

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Dopo l'accordo annunciato lunedì, il nuovo quadro viene delineato in una nota congiunta del leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, e dei parlamentari abruzzesi del suo partito, lo stesso Costantini e Alfonso Mascitelli. «Il Pd — afferma l'IdV — ha dichiarato l'adesione alla candidatura di Costantini e l'esclusione di indagati dalle liste. Sappiamo che un avviso di garanzia è un atto ben diverso da una condanna. Sappiamo anche, però, che in Abruzzo, dopo il 14 luglio, era e resta necessaria un'azione politica di trasparenza capace di fornire ai cittadini abruzzesi nuove e ulteriori garanzie. Per questo abbiamo chiesto di non candidare persone coinvolte in inchieste giudiziarie». «In questo contesto — conclude la nota — non possiamo che aspettarci la conferma formale dal Pd dell'impegno assunto. Domani, alle otto, volteremo pagina, pur continuando ad auspicare che intervenga un definitivo ravvedimento». Ieri Di Matteo — dopo un incontro con Veltroni, Marini e Fioroni, alla presenza del segretario regionale, Luciano D'Afonso — aveva ribadito l'intenzione di candidarsi: «Non si capisce il perché non essendo il solo indagato tra i consiglieri debba essere il solo ad essere escluso. Soprattutto perché legittimato dal voto delle primarie», dove è stato il più votato con 4.700 preferenze.

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