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Scuola, un'altra settimana di proteste

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Da oggi, ad esempio, gli studenti romani faranno lezione al Colosseo. Tutto confermato, anche dal governo: il premier ha assicurato che andrà avanti sul decreto Gelmini. «Hanno usato strumentalmente la scuola» ha detto Berlusconi precisando sull'università: «Non abbiamo ancora fatto nulla e già ci hanno mosso critiche e mosso gli studenti nelle strade». Contro l'approvazione del provvedimento Gelmini al Senato, i Cobas hanno organizzato una manifestazione a piazza Navona, a pochi passi da Palazzo Madama, a partire dalle 17 di domani. L'iniziativa proseguirà senza sosta fino al mattino dopo quando è prevista la votazione. La Rete degli studenti lancia lo slogan «Avanziamo dei diritti» ed annuncia che da oggi, in tutta Italia, «ci saranno scioperi e notti bianche, che si concentreranno ancora una volta nei giorni di approvazione del decreto 137 al Senato. Dopo lo slittamento ottenuto il 23 ottobre, cercheremo ancora una volta di bloccare i lavori parlamentari». Ma l'appuntamento clou delle proteste è per giovedì 30 ottobre, giorno in cui, in tutta Italia, sciopererà il personale della scuola e si terrà a Roma la manifestazione di docenti, studenti medi ed universitari contro il progetto governativo. Gli studenti dell'Università romana Tor Vergata hanno provocatoriamente messo in vendita, per appena un euro e 50 centesimi, sul sito e-Bay la propria università. E sempre gli studenti di Tor Vergata ieri hanno raggiunto la centrale piazza dei Cinquecento, a Roma, in camice bianco e libri in mano. Una protesta creativa che ha l'obiettivo di «far conoscere alla popolazione il tragico futuro dell'università italiana».

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