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Il Pdl rivuole Bologna. Il Cav: «Casini? Auguri»

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Il diretto interessato non ha espresso commenti. Ha considerato la proposta di di Bondi una «iniziativa estemporanea» e non ci ha visto alcuna malignità. Deputati a lui vicino riferiscono che tuttavia Casini «ribadisce che un candidato noi ce l'abbiamo ed è Guazzaloca». Non è un mistero infatti che proprio l'ex sindaco di Bologna, e che adesso riprova la scalata, e l'ex presidente della Camera ci sia un rapporto personale molto forte al punto che proprio Casini aveva designato come membro dell'Antitrust. Ma la sortita di Bondi non è piaciuta nemmeno agli ambienti di An. «Bondi è un amico, lo stimo, ma non so con chi abbia parlato. Con me non ha parlato. Ha parlato con Casini? Io non ne so assolutamente nulla», afferma il bolognese Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia del Senato e coordinatore in Emilia-Romagna del partito di Fini interpellato al telefono. Poi aggiunge: «Noi stiamo seguendo altre piste. Non è che siamo senza candidati, abbiamo vari candidati su cui scegliere». Ma all'interno del Pdl ci sono anche notevoli perplessità. Che sono state espresse in maniera esplicita finora soltanto dalla Lega.Ad annunciarlo è stato il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli: non lo sosterremo qualora si candidasse: «Guazzaloca disse della Lega: "Qual è quella del calcio?", io ho buona memoria - ha detto il ministro venerdì scorso - e l'ho tenuto a mente». "Quindi niente Guazzaloca? hanno domandato i cronisti. «Guazzaloca niet!», ha tagliato corto Calderoli. Parole che avevano irritato l'Udc locale che aveva protestato con il deputato Gian Luca Galletti: «Questa è una grande occasione che qualcuno si sta prendendo la responsabilità di perdere. Noi accettiamo la scommessa civica, anche dovendo rinunciare a qualcosa, perchè a tutti piacerebbe presentarsi con il proprio simbolo», ha concluso, ribadendo l' appoggio Udc all'ex sindaco.

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