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Quella riforma piace anche a sinistra

scuola

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{{IMG_SX}}Una protesta scollegata dal resto del Paese. La contestazione che in questi giorni infiamma strade e università in tutta Italia contro la riforma del ministro Mariastella Gelmini non riflette infatti quello che è l'orientamento del resto del Paese. Sia della parte che vota per il Pd sia per quella che vota Pdl. Un sondaggio dell'istituto Piepoli fatto a settembre (condotto su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 anni in su, segmentato per sesso ed età) rivela infatti che sui tre argomenti principali — ritorno del voto in condotta, del grembiule e della valutazione in voti — anche a sinistra sono d'accordo con il ministro dell'istruzione. Ma una rilevazione fatta dal 13 al 20 ottobre fa capire anche che l'Italia è molto più preoccupata della crisi economica mondiale, dell'uscita dal carcere di Pietro Maso (il ragazzo che a 17 anni, insieme a tre complici, a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, uccise i genitori per prenderne l'eredità), e delle minacce della camorra a Roberto Saviano piuttosto che della riforma scolastica. Entrando nel dettaglio, per quel che riguarda il maestro unico il 61 per cento degli intervistati ha detto di essere favorevole, il 34 per cento contrario. Questi due gruppi sono stati poi suddivisi per orientamento politico. E il raggruppamento Pd+Idv ha dato come risultato che il 53 per cento degli intervistati sta con il ministro e il 44 per cento lo contesta. Sul ripristino del voto in condotta i favorevoli sono addirittura l'85 per cento e i contrari il 13. Dati che riflettono più o meno anche l'orientamento degli elettori Pd+Idv: il 78 per cento è d'accordo il 20 per cento no. Infine sul terzo punto, il ritorno della valutazione in voti. Il 79 per cento degli intervistati «sposa» le idee di Mariastella Gelmini, il 17 per cento no. E nell'area Pd e Italia dei Valori il 70 per cento è favorevole mentre il 27 per cento è contrario. Infine quello che è piaciuto di più della riforma: quasi un intervistato su due ha risposto «il ritorno del voto in condotta».

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