È di sei miliardi di euro la somma stanziata dal Governo ...
Aggiungendo che a dicembre sarà pagata con la tredicesima l'indennità di vacanza contrattuale pari a 100-110 euro per il 2008. «In tutto ci sono sei miliardi di euro a disposizione della pubblica amministrazione centrale e periferica per il rinnovo del contratto. Nel Dpef e nella Finanziaria abbiamo stanziato 2,8 miliardi per il comparto centrale dei ministeri e altri 3 miliardi per il resto della Pubblica amministrazione, cioè Regioni, Province e Comuni. E ci sono anche duecento milioni recuperati per la contrattazione di secondo livello». Il titolare della Funzione Pubblica non ha dubbi: «Non vorrei essere il ministro che avendo sei miliardi in cassaforte non li eroga perché un sindacato (la Cgil, ndr). Non mi presto al braccio di ferro, voglio far funzionare le relazioni sindacali. A dicembre anticiperò l'indennità di vacanza contrattuale di 100-110 euro e - ha concluso il ministro - se non si arriverà a un'intesa con il consenso generale a gennaio anticiperò il 90% delle risorse stanziate in Finanziaria. Meglio anticipare il 90% in attesa che anche quel sindacato che manca metta la sua firma». L'obiettivo del governo e dei sindacati che hanno dato la loro adesione è quello di chiudere un accordo nel più breve tempo possibile in modo tale da consentire già dal 1 gennaio 2009 l'erogazione in busta paga degli aumenti contrattuali. In ogni caso dalla settimana prossima saranno avviate le procedure per il rinnovo del contratto della scuola, mentre quello del comparto ministeri è stato già avviato. Inoltre il ministro Brunetta ha convocato per lunedì prossimo l'Organismo di coordinamento dei Comitati di Settore al fine di avviare tutte le procedure per aprire le trattative nei comparti Regioni ed enti locali, sanità, Università, Ricerca, Enti Pubblici non economici e Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Siamo in ritardo di 10 mesi nel rinnovo del contratto 2008-2009 - ha spiegato Brunetta - il governo Prodi non ha messo a disposizione nessuna cifra, il governo Berlusconi nel Dpef e poi nella finanziaria ha stanziato 2,8 miliardi per il comparto centrale ministeri e altri 3 miliardi per il resto della pubblica amministrazione, cioè regioni, province e comuni». Il ministro ricorda anche che a questi si aggiungono altri 300 milioni di euro risultanti da un recupero, per la contrattazione del secondo livello. «Per il rinnovo del comparto ministeri il titolare del dicastero ha specificato che le risorse ammontano a 70 euro lorde mensili, 60 sui minimi tabellari 10 per la produttività».