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In silenzio gli altri ministri «Così è tutto più chiaro agli italiani»

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Ecco perché negli ultimi giorni, nonostante il clima sulla scuola diventasse sempre più rovente, nessun ministro o sottosegreatario è intervenuto a favore della Gelmini. Fino a ieri, quando ci si è resi conto che serviva davvero un gesto forte. Da qui la decisione di Silvio Berlusconi di scendere in campo personalmente. «Era una conferenza stampa già fissata da tempo - spiega Giorgio Stracquadanio ghostwriter del premier - e doveva inglobare anche altri argomenti. Alla luce di tutto quello che stava succedendo è stata poi riequilibrata solo sulla scuola». Non c'è dunque chissà quale strategia di lasciare sola la Gelmini nella sua battaglia, ma semplicemente «la volontà di evitare la comunicativite, malattia che oggi affligge tanti parlamentari». Intanto più va avanti la protesta, più nel Paese cresce il consenso al ministro dell'Istruzione. Secondo il sondaggista Nicola Piepoli infatti il clima di tensione che si sta diffondendo nei licei e nelle università non è condiviso dalla maggior parte degli italiani, che apprezza invece l'iniziativa del governo. Gia.Ron.

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