E il Cav se la prende con la Rai e i giornali
Noi siamo preoccupati da questo divorzio dei mezzi di comunicazione rispetto alla realtà». Quindi il premier si rivolge direttamente ai giornalisti presenti in sala: «Mandate i saluti ai vostri direttori e ditegli che saremmo molto indignati e preoccupati se la conferenza stampa di oggi sulla scuola non avesse seguito. Si sta facendo una cattiva informazione». Le parole del Cavaliere scatenano l'immediata reazione del Pd. «Il tono minaccioso con cui il presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa, segnalava ai direttori dei giornali e dei telegiornali la propria preoccupazione ma soprattutto la propria indignazione sarà forse all'ordine del giorno dell'incontro che avrà con il ministro dell'Interno Maroni?» si domanda il capo ufficio stampa del partito Piero Martino. «Oltre a prendere le contromisure adatte a bloccare le manifestazioni degli studenti degli insegnanti e del corpo non docente della scuola - attacca - Berlusconi invierà le forze dell'ordine anche nelle redazioni per verificare che il suo verbo venga amplificato come lui gradisce?». Sulla stessa lunghezza d'onda il portavoce del governo ombra ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria Ricardo Franco Levi: «Questa indignazione preventiva di Berlusconi sa molto di minaccia. È una minaccia specie perché è accompagnata da misure che riguardano i finanziamenti della libera stampa».