«Non è andando in piazza a protestare contro chissà che ...
Il premier ha ricordato alcuni punti dell'azione di governo annunciando nuovi interventi, a partire da quelli per fronteggiare la crisi dei mercati finanziari. Berlusconi propone un tavolo, a Palazzo Chigi, con banche e imprenditori, che si terrà al ritorno dal suo viaggio in Cina, per studiare «in profondità quali misure assumere, ma senza variare la nostra condotta nei riguardi dell'impegno di Maastricht». Il cavaliere avverte: «Dobbiamo evitare che la crisi dei mercati finanziari si trasformi in una crisi dell'economia reale», ecco perchè «la preoccupazione maggiore del governo è di fare in modo che le banche continuino a fare il loro lavoro». Secondo il premier, dopo Unicredit «altre due o tre banche avranno vantaggi ad aumentare il capitale trovando i mezzi sul mercato». Quanto ai fondi sovrani, puntualizza di non aver mai detto di non volerli: «Possono entrare nel capitale delle aziende italiane, ma limitandosi a una soglia ben precisa. Stiamo studiando i modi e un limite, per esempio un 5 per cento, che non impensierisce». Berlusconi riferisce inoltre che è stato trovato «un fondo» a sostegno delle imprese, in particolare per quelle che incentivino l'innovazione, «anche per quanto riguarda il parco elettrodomestici», senza però anticipare cifre. Parlando dei conti pubblici, sottolinea che l'esecutivo non ha «nessuna intenzione di cambiare l'impegno a ridurre nel 2011 il debito pubblico sotto il 100 per cento. C'è un impegno assoluto del governo in quella direzione». Serve inoltre «una decisissima lotta all'evasione fiscale» e «crediamo che il federalismo fiscale sia un mezzo per poterlo fare». E sempre in tema di tasse aggiunge: «Vogliamo andare avanti nella direzione di una diminuzione della pressione fiscale, appena i conti pubblici ce lo consentiranno». Il primo obiettivo? «Il quoziente familiare, che è la prima misura a cui vorrei arrivare». Passando ai temi che riguardano più da vicino la città che lo ospita, il presidente del Consiglio, che si definisce «un napoletano nato al Nord» lancia la candidatura di Giovanni Lettieri (che ha già declinato l'offerta), leader uscente degli industriali partenopei, per la Regione Campania o, in alternativa, per la città di Napoli. «Questa è un promessa pubblica che deve essere mantenuta. Ringrazio il lavoro del presidente Lettieri e propongo la sua candidatura insieme alla sua squadra di giovani». Berlusconi ribadisce che «il primo obiettivo del governo è stato quello di risolvere l'emergenza rifiuti in Campania» e annuncia che presto «arriveremo al commissariamento» di alcuni Comuni inadempienti. Inoltre i nuovi provvedimenti del governo in materia di rifiuti «conterranno regole rigide e severe contro chi sporca le città italiane». Napoli? «Sarà la città più pulita d'Italia».