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E Il Cavaliere annuncia il «SuperG» per ridisegnare l'economia

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Parola di Silvio Berlusconi, che da Napoli, ha «ufficializzato» anche i prossimi aderenti al club dei Grandi: «Ormai è ufficiale — ha scandito infatti il premier davanti agli industriali partenopei — Ero al telefono con Bush ed altri colleghi ed è definitiva la decisione di chiamare con noi al G8 anche l'India, la Cina, l'Egitto, il Sud Africa, il Messico e il Brasile». Un G14, insomma, al quale potrebbe unirsi «anche qualche altro Paese», forse l'Australia. Oltre ai miliardi bruciati nelle ultime settimane insomma, la tempesta finanziaria che si è abbattuta sui mercati potrebbe portarsi via con sè anche le istituzioni «storiche» del capitalismo mondiale, tasselli fondamentali di quell'ordine economico disegnato oltre 60 anni fa a Bretton Woods che non a caso oggi tutti vogliono rifondare. E il primo passo per riscrivere le regole, è la convinzione di Berlusconi, lo si compie innanzitutto individuando una nuova istituzione capace di farlo. Rappresentativa e multilaterale certo, ma in grado di decidere. È per questo che l'Italia — che a gennaio assumerà la presidenza di turno, riservando «sicuramente» una sessione a Napoli — sta lavorando ormai da mesi per allargare la riunione ai nuovi colossi dell'economia globale, che sarebbe impensabile tagliare fuori ancora a lungo.

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