«Le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, già ...
Alla viglia dell'intervento di Berlusconi all'Assemblea dell'Unione industriali di Napoli, il presidente degli imprenditori del capoluogo campano, Giovanni Lettieri, traccia uno scenario dei problemi in cui si dibatte il mondo industriale e anticipa quello che chiederà a Berlusconi. In che misura la crisi sta colpendo le imprese del napoletano? «Nonostante le difficoltà del territorio su cui ora si sta abbattendo la crisi finanziaria, ci sono aziende che continuano a investire e si internazionalizzano. Questa è la dimostrazione dell'estrema reattività del sistema imprenditoriale che combatte ogni giorno con i problemi della sicurezza, della burocrazia e dell'accesso al credito. Ne consegue che la crisi finanziaria impattando su un sistema già di per se debole, non fa altro che acuire i problemi. All'Assemblea faremo una panoramica del settore produttivo e non solo di quello confindustriale ma anche delle altre associazioni datoriali, poi parleremo dei problemi della città e indicheremo le soluzioni da adottare». Cosa chiederete a Berlusconi? «Diremo che occorre rendere il territorio competitivo fuori dalla logica degli interventi straordinari». Nel concreto? «La riunione che il presidente di Confindustria Marcegaglia ha avuto a Milano con i proncipali banchieri è stata tempestiva ma quell'approccio va portato a livello provinciale. Non basta che ci sia un accordo ai vertici delle banche per rendere più fluido il flusso dei prestiti alle imprese. Bisogna che poi questo impegno si trasferisca nelle filiali perchè è lì che le imprese combattono la loro battaglia giornaliera. Sono numerose le imprese che stanno rilevando un aumento dei costi bancari. A questo si aggiunge Basilea due che è in fase di applicazione con tutti i problemi che sta comportando sul fronte dei prestiti alle imprese. E se le banche fanno mancare la liquidità il rischio è il proliferare dell'usura». State facendo qualcosa per arginare questo rischio? «Ci siamo impegnati a aumentare le risorse in dotazione ai confidi, un sistema di garanzia alle banche per concedere credito alle piccole imprese, in modo da facilitare la concessione di mutui agli operatori economici». Quali sono le priorità? «Innanzitutto la sicurezza e la legalità. Venerdì scorso abbiamo firmato un protocollo con il ministro Maroni e il prefetto di Napoli Panza nel quale sono state individuate una serie di misure per liberare il territorio dagli ostacoli legati alla criminalità. Le misure riguardano lo svolgimento degli appalti e la bonifica dei settori produttivi a rischio. Un'altra priorità è quella dell'energia. Le imprese subiscono interruzioni quattro volte superiori a quelle delle industrie del nord specialmente nel periodo invernale. Questo perchè non c'è rete di distribuzione elettrica adeguata. Quindi anzichè dare incentivi rendiamo il territorio competitivo al pari del nord». L.D.P.