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Berlusconi: via alla fase due per rilanciare il Sud

Silvio Berlusconi

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{{IMG_SX}}Ma questa volta la trasferta servirà a fare il punto su come la crisi finanziaria sta impattando sull'economia reale di un capoluogo già alle corde per la questione dei rifiuti. La «Fase due» alludeva originariamente all'avvio di una serie di iniziative che, passata l'emergenza della mondezza nelle strade, dovevano rilanciare l'immagine di una città con un sistema imprenditoriale vivace e competitivo nonostante le difficoltà del territorio. Ora però ai problemi endemici contro cui lottano le imprese, quali la sicurezza, le infrastrutture carenti e la burocrazia, si sono aggiunte le difficoltà portate dalla crisi finanziaria a cominciare dagli ostacoli all'accesso al credito. Berlusconi interverrà all'Assemblea dell'Unione industriali di Napoli e, alla presenza anche del presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, farà il punto sulle misure che il governo intende mettere in campo per aiutare le imprese in questo momento critico. Il premier confermerà che l'attenzione del governo per Napoli non è solo rivolta a risolvere la questione rifiuti ma a rilanciare l'attività imprenditoriale e questo è in linea con la strategia per combattere la crisi finanziaria. Berlusconi rivendicherà il primato, rispetto agli altri Paesi europei, di essere intervenuto non solo in aiuto delle banche ma anche dei risparmiatori e delle imprese. Non è escluso che il premier torni sugli aiuti a settori in difficoltà a cominciare dall'auto. Ieri il ministro dello Sviluppo Economico Scajola ha confermato che il governo ha allo studio incentivi alla rottamazione anche per il comparto degli elettrodomestici. In occasione dell'arrivo di Berlusconi a Napoli i lavoratori dello stabilimento della Fiat di Pomigliano d'Arco gli consegneranno una lettera nella quale esprimeranno preoccupazione per le sorti dell'impianto produttivo alla luce del cattivo andamento del mercato automobilistico. Il presidente del Consiglio poi lancerà l'ennesimo richiamo alle banche affinchè non facciano mancare la liquidità necessaria al sistema produttivo. E proprio sull'accesso al credito insisteranno il presidente dela Confindustria Marcegaglia nel suo intervento all'Assemblea di Napoli e il presidente degli industriali del capoluogo partenopeo, Giovanni Lettieri. La Marcegaglia, come ha fatto ieri a Catanzaro, ribadirà l'importanza di interventi nei vari settori dell'economia e in tutto il sistema delle piccole e medie imprese che più di altri soffre la crisi dei mutui. Ma per uscire dal tunnel, che secondo le stime confindustriali dovrebbe allungarsi fino al 2009 con qualche spiraglio nel secondo semestre, è necessario che la Banca Centrale europea abbassi ancora i tassi. Poi dalla Confindustria verrà il richiamo a intervenire sulle infrastrutture. Altro tema caldo quello della riforma dei contratti. Ieri la Marcegaglia ne ha parlato al convegno a Catanzaro fissando una deadline, «entro un mese si saprà esattamente dove si va a finire», e di sicuro ci tornerà all'Assemblea di Napoli. Quanto alla questione dei rifiuti, il decreto è ancora in stand by per l'approfondimento di alcuni punti tra vari ministeri. In particolare andava definito il sistema di pene, se amministrative o penali, per chi deturpa edifici e munumenti con graffiti e per chi sporca con i rifiuti. Il decreto era stato accantonato nel momento in cui la crisi finanziaria è diventata la vera priorità del governo ma, assicurano a Palazzo Chigi, sarà presto all'esame.

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