Berlusconi: "Il piano Ue è irragionevole"

Nel confermare la richiesta italiana di gradualita', Berlusconi ha affermato che l'Italia non puo' avere l'atteggiamento da Don Chisciotte e ha ricordato che "dieci Paesi sono con noi". Il presidente di turno della Ue ha pero' assicurato che "delle linee di flessibilita' dovranno essere adottate nel rispetto degli obiettivi e del calendario". E proprio alla flessibilieta' e all'equita' si e' appellata nuovamente il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, assicurando che da parte dell'Italia non c'e' nessun passo indietro "ma non puo' accettare un pacchetto 'chiuso', deciso senza un reale confronto". Secondo Prestigiacomo l'Italia non puo' accettare provvedimenti che scaricherebbero, senza vantaggi per il clima, costi insostenibili sul sistema produttivo e sulle famiglie italiane. Da venerdi' un tavolo tecnico tras Italia e Commissione europea analizzera' i costi-efficacia in vista della Conferenza Onu sul clima di Copenhagen nel dicembre 2009. Ma - avverte il ministro - "se non interverranno modifiche sostanziali al pacchetto, non ci sara' accordo ne' unanimita'".