Brunetta: «Il piano 20-20-20 è una follia»

Pronta la replica dell'opposizione. L'Ue va rispettata, rbiadiscono il Pd e l'Idv, piuttosto è Berlusconi a «inchiodare l'Italia nelle retrovie dell'Europa». A metà strada l'Udc: «I toni usati dal governo sono dissennati - osserva Pier Ferdinando Casini - ma i contenuti non lo sono così tanto». Anche ieri, insomma, o scontro tra l'esecutivo e la Commissione sul clima ha provocato l'ennesima polemica politica. A favore del governo il presidente del Senato, Renato Schifani: «Credo che la sua posizione sia la più corretta perché in tema di costi si attesta su parametri più rigorosi». Contro il leader Pd, in tandem, i due capigruppo del Pdl: «Il governo - sottolinea Fabrizio Cicchitto - sta lavorando per difendere le imprese italiane, in un momento assai difficile. L'attacco di Veltroni al governo su questo terreno è anche un attacco irresponsabile all'impresa italiana». «Il governo - gli fa eco Maurizio Gasparri - ha intenzione di promuovere iniziative a sostegno delle imprese. Non è certo questo il momento di imporre ulteriori oneri. Veltroni fa solo critiche irragionevoli». Anche Daniele Capezzone (Fi), critica l'opposizione esortandola a evitare «ipocrisie». «L'Italia - incalza il ministro Renato Brunetta - ha fatto bene a rallentare i processi decisionali anche perché sarebbero costati dieci miliardi di euro in più al 2020. Non ce lo possiamo permettere. Vogliamo controlli di tipo ambientale - conclude - che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie». Di parere opposto il Pd e l'Italia dei Valori. Per Ermete Realacci gli attacchi a Veltroni sono «incredibili». «La condotta del governo - sottolinea Antonio Di Pietro (Idv) - è deplorevole. Infine la Lega Nord. Umberto Bossi: «Il clima è cambiato, e tutti siamo preoccupati, la gente vuole i cambiamenti, però poi vuole anche andare in macchina e vuole la corrente elettrica. La soluzione è difficile da trovare».