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Cortei «anti riforma» in tutta Italia: classi vuote, prof e studenti in piazza

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000secondo gli organizzatori, un terzo per la questura - ha raggiunto il provveditorato; a Genova anche qui corteo, bambini in testa, di studenti e prof precari; a Napoli in piazza insieme liceali e universitari; a Bologna in 300 hanno fatto 10 km a piedi, una sorta di pellegrinaggio anti-Gelmini. E naturalmente con lo sciopero proclamato dal sindacalismo di base, contro le politiche del Governo anche in materia di istruzione. «Uno sciopero riuscitissimo: più della metà delle scuole sono rimaste chiuse contro la politica Tremonti-Gelmini, contro una filosofia della scuola che appartiene all'800, contro provvedimenti razzisti di separazione tra italiani e stranieri, contro un'idea di distruzione di un'istituzione fondante del paese» ha commentato con soddisfazione il leader dei Cobas che insieme a Rdb e Sdl ha indetto la mobilitazione. A Roma la manifestazione, partita sotto una fitta pioggia, è stata aperta dallo striscione «Tremonti e Gelmini distruttori della scuola». Mezzo milione di persone, secondo la Cub, hanno sfilato per le vie della città. Ora si aspetta il 30 ottobre: altra mobilitazione - stavolta monotematica - organizzata dai sindacati della scuola di Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals. Gia.Ron.

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