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Cota: "Il nostro obiettivo è integrare gli stranieri"

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E il leader del Pdci Diliberto è arrivato a parlare di «apartheid», come se fossimo in Sudafrica ai tempi di Botha. Ma anche nel Pdl alcuni non sono andati giù leggeri. La Mussolini ha usato il termine «razzismo», il sindaco di Roma Alemanno ha proposto «una pausa di riflessione», la segretaria dell'Ugl Polverini si è affrettata a dire «no alla ghettizzazione dei bambini». La mozione del capogruppo leghista alla Camera Roberto Cota sull'accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo ha provocato dissensi bipartisan. Votata martedì, è passata solo con 256 «sì» e 246 «no» e, prima di essere sottoposta al giudizio dell'Aula, era già stata riformulata. Ma il suo primo firmatario non ha dubbi: «È una becera strumentalizzazione di chi ha pregiudizi ideologici e che così dimostra di non aver nemmeno letto il documento», sottolinea l'esponente del Carroccio. Come mai questi attacchi così veementi, onorevole? «L'opposizione parla di razzismo in modo del tutto strumentale e fa discorsi slegati dalla realtà». Non c'è alcuna volontà discriminatoria, dunque? «Guardi, ho davanti un articolo de La Stampa, che non è un giornale leghista e neanche di destra. Nel suo editoriale, Ferdinando Camon parlava della mancata integrazione scolastica a Torino e sottolineava che i politici che rifiutano le classi d'inserimento e le quote sbagliano». Ma ci sono state anche critiche molto pesanti da parte del Pdl e la mozione è passata con un piccolo scarto di voti... «Non voglio fare polemiche. Ma forse i colleghi del Pdl non hanno letto bene il documento». Io l'ho letto e mi sembra che preveda che solo chi non supera i test dovrà seguire dei corsi d'inserimento in una classe ad hoc e poi potrà tornare nelle classi miste in modo permanente. È così? «Esatto. Prendiamo il caso di un liceo qualunque. Un ragazzo originario del Marocco vuole iscriversi. Se conosce la nostra lingua non avrà alcun problema. Enterà subito a far parte di una classe "normale". Viceversa dovrà imparare prima l'italiano. Le sembra una misura discriminatoria?». Nella mozione non è specificata la durata delle classi d'inserimento. «Lo faremo in seguito, quando ci sarà la legge». In quali Paesi esiste già un sistema simile? «In Germania, Grecia, Slovenia, Repubblica Ceca e Francia, dove il modello delle banlieus, diventate ghetti in ccui le persone non si integrano, è fallito». Che tempi ci sono perchè la mozione diventi legge? «I tempi saranno rapidi, perché c'è già l'impegno di Montecitorio. Diciamo all'inizio del prossimo anno».

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