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Bankitalia, le famiglie spendono meno

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È previsto però un ulteriore previsto calo della pressione inflazionistica. Questo il quadro tracciato dalla Banca d'Italia nell'ultimo Bollettino Economico. Nel secondo trimestre del 2008 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al periodo precedente annullando quasi per intero il recupero dei primi tre mesi dell'anno. I segnali per i prossimi mesi «rimangono negativi» e per il resto dell'anno Via Nazionale si attende un «sostanziale ristagno». La produzione industriale dovrebbe essere scesa in settembre (di un punto percentuale circa) e registrerebbe pertanto una contrazione nel terzo trimestre, con il calo di investimenti, produttività e redditività. Ma a veder nero sono anche le famiglie. La spesa per consumi è diminuita dello 0,3% nel primo semestre rispetto a un anno prima e il reddito disponibile è cresciuto nello stesso periodo di un «modesto 0,5%» (la metà rispetto al 2007). L'aumento del reddito nominale dovuto ad alcuni rinnovi contrattuali non si è tradotto in un più consistente aumento del potere d'acquisto delle famiglie a causa dei rincari dei prezzi al consumo. La crisi economica influisce anche sulle loro aspettative, rendendo più caute le decisioni di spesa e stimolando il risparmio. Inoltre le famiglie si trovano a dover pagare più caro l'onere dei debiti.

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