Qualità e creatività antidoto alla crisi
Nel caso italiano il paradosso è particolarmente significativo. Per anni il nostro sistema economico è stato oggetto di feroci critiche, in quanto caratterizzato da un sistema imprenditoriale polverizzato e da una presenza troppo forte del manifatturiero tradizionale. Oggi sono proprio le piccole imprese il traino e il principale serbatoio occupazionale dell'economia nazionale, come testimoniano i dati Excelsior 2008. Le piccole imprese stanno progressivamente adottando logiche di rete e investendo in qualità - di prodotti, servizi, risorse umane. Scelte che consentono loro di reagire e di adattarsi alle avversità dei mercati, risultando vincitrici nella sfida dei mercati globali, a dispetto di tassi di cambio a loro sfavorevoli. Tra il 2005 e il 2007 l'export delle imprese italiane è aumentato del 20%: molto più della Francia e della Spagna. Un trend confermato anche dagli ultimi dati relativi ai primi 6 mesi del 2008, che registrano un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2007. In un mondo globalizzato anche l'Italia non è e non sarà immune dagli effetti negativi della difficile congiuntura internazionale. Tuttavia la nostra economia, più delle altre, ha gli strumenti giusti per poter superare le attuali criticità. Questi strumenti, anzi questi valori, che hanno reso l'Italia famosa nel mondo, si chiamano ricerca della qualità, creatività, raffinata cura del dettaglio. Valori che, in un contesto dove l'astratto sembrava trionfare, diventano forti pilastri su cui poter poggiare un solido sviluppo economico. Andrea Mondello * Presidente Unioncamere