Abruzzo, è il giorno di Chiodi presidente
La notizia, ieri, girava sin dal mattino, senza conferme ufficiali. Più volte Gianni Chiodi ha smentito il tutto alle decine di telefonate ricevute. «Non so nulla», continuava a ripetere. «Fino a quando non c'è nero su bianco non posso rilasciare dichiarazioni, in politica ci vuole un attimo per cambiare le carte in tavola». Tranquillo fino all'ultimo, sicuramente convinto di giocarsi le sue chance, una per una, su qualsiasi tavolo, in qualsiasi sondaggio. La tensione che si legge sul suo volto è comunque altissima. Ci ha creduto sin dal primo momento l'ex sindaco di Teramo. Da quando ha deciso di rassegnare le dimissioni da primo cittadino per tentare la scalata a Palazzo dell'Emiciclo, verso quella poltrona che scotta, vuota per colpa di uno scandalo sulla sanità di cui gli abruzzesi pagheranno il conto per molto tempo. Gianni Chiodi non è mai stato uomo con la tessera di Forza Italia. A suo favore, però, l'aver inventato in Abruzzo il partito unico, mettendo insieme Forza Italia, Alleanza nazionale e l'Udc senza creare dissapori, unendoli su un programma. È stato chiamato il «modello Teramo». Un modello che ora dovrà essere realizzato su scala regionale. Con Chiodi emerge una parte sommersa dell'Abruzzo, il nord della Regione, dove non esiste la sanità privata, dove l'economia ha vissuto anni fa un boom senza precedenti. L'Abruzzo si presenta di fronte a Chiodi con la necessità di riacquisire un proprio ruolo, con la necessità di veder crescere l'economia, di trovare nuove strade per garantire livelli occupazionali ai giovani. Un impegno difficile per cui l'ex sindaco di sente pronto a diventare Governatore. In queste ore, con la familiarità di sempre ha già provveduto a ringraziare il suo staff, gli amici che gli sono stati intorno, al di là di quella che sarà la scelta finale del Pdl. Poche parole per tanta gente. «Comunque vada vi voglio ringraziare per la vicinanza e l'affetto - ha scritto -. Al principio pochi ci credevano, oggi ci credono in molti. Abbiamo fatto tutto il possibile e se ciò dovesse rivelarsi sufficiente il merito sarà stato della squadra». Per Gianni Chiodi il futuro comincia oggi. L'Abruzzo si prepara a riceverlo.