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Europa, piano da 1000 miliardi

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Chiari e comuni gli obiettivi: assicurare liquidità; estendere la garanzia pubblica ai prestiti bancari fino alla fine del 2009; mettere a disposizione fondi per eventuali operazioni di ricapitalizzazione di banche e creare una rete protettiva per gli istituti; introdurre regole contabili più flessibili e sospendere il mark to market. Banche centrali assieme. Le prime a muoversi. Bce, Bank of England e Banca centrale svizzera hanno annunciato che procederanno, ogni mercoledì, a un'operazione di rifinanziamento in dollari, della durata di una settimana. I finanziamenti saranno per un ammontare illimitato. Germania da 500 miliardi. Un Ddl che articola il cosidetto «Fondo di stabilizzazione del mercato finanziario» di cui potranno beneficiare, oltre alle banche, anche assicurazioni e fondi pensione. Quattrocento miliardi serviranno a garanzia dei crediti interbancari di breve termine, mentre 100 saranno usati per rafforzare il capitale delle banche. Gb, banche nazionalizzate. A 50 miliardi di sterline (circa 64 miliardi di euro), ammontano invece i fondi che il governo britannico utilizzerà per la parziale nazionalizzazione di 8 banche: Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland (Rbs) e Standard Chartered. Francia, pronti 360 miliardi. L'obiettivo è, come ha detto Sarkozy: «Nulla deve essere risparmiato per evitare un aggravamento della crisi» e per evitare che il danaro «non circoli più». In particolare - ha spiegato - 40 miliardi verranno messi esplicitamente a disposizione per garantire eventuali ricapitalizzazioni di istituti di credito. Spagna, prestiti da 100 mliardi. Garantiti i prestiti interbancari per il 2008. Nessuna risorsa, al momento, viene invece stanziata per operazioni di ricapitalizzazione delle banche: «Ad oggi - ha detto il premier Zapatero - non è necessario». Austria, tetto a 85 miliardi. Anche il governo austriaco ha annunciato un piano anticrisi da 100 miliardi. Vienna ha previsto garanzie su prestiti interbancari fino a un massimo di 85 miliardi, cui si sommano altri 15 miliardi per ricapitalizzare le banche in difficoltà.

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