Schianto con l'auto, muore Haider
Un tragico incidente alle prime ore di ieri ha ucciso Haider mentre era da solo alla guida di una vettura di servizio. È uscito di strada e si è schiantato contro un pilone di cemento e un idrante, ed è morto sul colpo, il corpo straziato dall'urto. Forse correva troppo, forse a ucciderlo è stata la velocità, quella velocità che ha sempre guidato come una stella e una maledizione la sua vita. Era a bordo di una Volkswagen Phaeton che la principale rivista tedesca di auto premia come la più sicura. A 58 anni, Haider se ne va allo zenit della sua carriera dopo essere riuscito, quando tutti ormai lo davano per spacciato politicamente, a traghettare il suo nuovo partito di estrema destra, costola della Fpoe, la Bzoe (lega per il futuro dell'Austria), in una rimonta record alle elezioni anticipate del 28 settembre scorso. Dal 4,1% nel 2006 la Bzoe questa volta, con Haider capolista, ha triplicato i voti conquistando il 10,7%: un successo superiore a quello di tutti gli altri partiti, inclusa la «sua» ex Fpoe di estrema destra, guidata ora da Heinz-Christian Strache, passata dall'11% nel 2006 al 17,5%. Assieme, le sue due creature hanno preso quasi il 30% dei voti e prima o poi, con o senza riunificazione dei due partiti, è molto probabile che si arriverà in Austria a un cancelliere Strache, o, se non fosse morto, si sarebbe arrivati a un cancelliere Haider. Di sicuro Haider, fra le figure più brillanti e al tempo stesso più controverse dell'Austria, è il politico che più di ogni altro ha plasmato, nel bene e nel male, l'immagine del Paese, dentro e fuori i confini nazionali. Nella storia della Seconda Repubblica, il suo posto e la sua notorietà sono paragonabili solo, per meriti e demeriti molto diversi, a quelli del cancelliere socialista Bruno Kreisky, del presidente Kurt Waldheim e del cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal. Carisma, oratoria accattivante, populismo, look dinamico e giovanile erano le armi del suo successo, unitamente a un enorme fiuto politico e a una sincera vicinanza alla gente. Nel suo Land della Carinzia Haider era venerato come un dio e i consensi superavano il 40%. La sua politica era un misto di populismo e contraddizioni, come pieno di contraddizioni era lui stesso. «Macho», giovanile anche prossimo ai 60 anni, conservatore ma vicino alla gente anche nel cavalcare gli umori più elementari: contro l'Europa, gli immigrati, la corruzione e lottizzazione rosso-nera, e restrittivo con la minoranza slovena in Carinzia. Il suo sogno era spezzare il predominio Spoe-Oevp e in gran parte c'è riuscito: Spoe e Oevp sono ridotte sotto il 30% e la destra unita è la seconda forza del Paese. Nato il 26 gennaio 1950 a Bad Goisern (Alta Austria), Haider lascia la moglie e due figlie, una delle quali è sposata in Italia. Laurea in legge, Haider proviene da una famiglia coinvolta nel nazismo, lui ha sempre negato di simpatizzare, ma le sue frasi controverse sono varie: dall'elogio della politica di occupazione nel Terzo Reich al tributo ai reduci delle Waffen SS, all'espressione «campi penali» con riferimento ai campi di concentramento nazisti. Numerosi i messaggi dall'Italia. Il più significativo quello di Bossi: «Haider? Era uno che vinceva. E quando si è capaci magari si finisce con il dare fastidio a tanta gente. Quindi Bossi ha ricordato di avere visto, recentemente, la giovane figlia dell'uomo politico austriaco a Roma.