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Nel 2007 il manager ha incassato 9 milioni

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È una delle informazioni contenute nel libro di Gianni Dragoni e Giorgio Meletti «La paga dei padroni», da oggi in libreria. Alessandro Profumo ha guadagnato in un giorno quanto un impiegato in un anno. Niente male, considerando lo stato in cui si trova la sua banca. Ma l'ad di Unicredit è in buona compagnia. Cesare Geronzi, ex presidente Capitalia e attuale presidente di Mediobanca l'anno scorso ha ricevuto un «premio alla carriera» di 20 milioni. Giancarlo Cimoli, ex amministratore delegato Alitalia, la compagnia che nel 2006 registrerà perdite per 626 milioni di euro, nel 2006 ha intascato un milione e mezzo. Pier Giorgio Romiti, ex amministratore delegato di Impregilo, che ha perso 88 milioni di euro nel 2004 e 358 milioni nel 2005, nel 2004 ha avuto compensi per un totale di due milioni e mezzo. Luca Luciani, direttore generale Telecom Italia ed esperto di battaglie napoleoniche (era certo che a Waterloo avesse vinto l'imperatore e non inglesi e prussiani) nel 2007 ha messo nel portafogli uno «stipendiuccio» di 844 mila euro. E, malgrado il bilancio non certo esaltante delle Ferrovie dello Stato (perdita dichiarata nel 2005: 472 milioni di euro), il «salario» dell'ad Elio Catania è stato di un milione e 930mila euro. Ma il banchiere genovese non si batte. Profumo ha fatto del vecchio Credito Italiano una delle più forti banche d'Europa e si è conquistato sul campo una eccellente reputazione professionale, guadagnando oltre 25mila euro al giorno. Secondo l'Ires, il centro studi della Cgil, nel 2007 i lavoratori dipendenti italiani hanno percepito in media 24.890 euro lordi. Dunque, il numero uno dell'Unicredit ha incassato ogni giorno quanto un lavoratore medio in un anno. E un normale operaio o impiegato per mettere insieme 12 mesi del suo stipendio dovrebbe lavorare 365 anni.

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