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«Con questa scelta l'Italia dei Valori diventa un alleato di Berlusconi»

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È quanto ha affermato il vicesegretario del Pd Dario Franceschini. «Il Partito Democratico abruzzese ha dato da tempo la propria disponibilità a concorrere a candidature di alto profilo, utili a costruire una coalizione ampia in grado di vincere, anche rinunciando ad esprimerne come partito — ha aggiunto — Di Pietro ci risponde: o il mio candidato o niente. Un calcolo tutto di convenienza nazionale per il proprio partito, che nulla ha a che fare con i problemi o con la gente dell'Abruzzo. Non c'è che dire: un bel regalo a Berlusconi». Immediata la replica di Antonio Di Pietro: «Il Pd non scarichi sull'Italia dei Valori i propri problemi di credibilità, purtroppo fortemente compromessi in Abruzzo, dopo la vicenda degli arresti che hanno coinvolto esponenti di primo piano della giunta regionale». «Non è con la sommatoria delle sigle politiche che si possono vincere le prossime elezioni regionali — aggiunge — ma con un chiaro segnale di discontinuità di candidati e di programma. Noi dell'IdV abbiamo dato questo segnale con la nostra proposta».

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