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Veltroni fa il primo della classe: «Sulla crisi avevamo ragione»

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Per Veltroni «il governo sta mostrando una propaganda infantile» nel modo in cui sta affrontando i problemi dell'economia. Una «situazione assolutamente drammatica, da affrontare con determinazione e senza le sottovalutazioni che sta facendo il governo; sottovalutazioni dovute al fatto che vogliano far credere agli italiani che visto che c'è un nuovo governo allora tutto va bene. I cittadini italiani hanno bisogno di assicurazioni più cogenti». Ma non finisce qui. Per il leader del Pd la colpa della crisi finanziaria mondiale è della destra che per anni a propugnato una «deregulation selvaggia», mentre la sinistra ha sempre sottolineato la necessità di un mercato regolato. Non solo ma secondo il segretario del Pd, il centrosinistra ha evitato all'Italia di precipitare «quando nel 2003 si oppose alla proposta di Tremonti di introdurre anche in Italia i mutui ipotecari che hanno generato negli Usa l'attuale crisi finanziaria». Per Veltroni è quindi «imbarazzante come si passi da una posizione all'altra senza pagare alcun dazio: dalla deregulation sfrenata all'iper-statalismo». «Noi - assicura - non abbiamo però cambiato idea. Noi abbiamo avuto ragione; abbiamo sempre difeso un mercato regolato, in cui lo Stato non si fa giocatore se non dove deve assicurare diritti di cittadinanza. Noi siamo contrari alle rinazionalizzazioni, e nessuno ci convincerà». In ogni caso oggi il Pd è favorevole alla proposta più volte rilanciata dal premier Berlusconi di un fondo europeo di salvataggio come strumento per affrontare la crisi finanziaria. «Non ci possiamo però permettere di avere - osserva - diversi sistemi di vigilanza bancari, visto che abbiamo banche di dimensioni europee».

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