Esattamente come nel 1921, il nocciolo duro della loro ...
Esattamente il contrario di una pratica sindacale unitaria, un modello da manuale di una pretesa egemonica che è sfuggita ai più in questi anni solo per un dato lessicale. «Concertazione» è infatti il nuovo termine che a sinistra si usa per indicare non quel che la parola significa, ma il diritto della Cgil — e della sola Cgil — a decidere cosa si debba concertare e cosa no, di fatto, il diritto di veto. Lo stesso, identico istinto primordiale all'egemonia caratterizza anche la dirigenza ex Pci, per Veltroni, come per D'Alema, infatti, è ipotizzabile una trattativa solo e unicamente quando sono loro a tenere il banco, possibilmente in posizione di maggioranza assoluta o comunque appoggiati da potenti centri istituzionali squilibrati (uno per tutti: la presidenza di Oscar Luigi Scalfaro, il più partigiano tra i presidenti italiani). Ecco allora che la Bicamerale si può fare solo e unicamente se è la sinistra al governo, come nel 1996, quando la sinistra rovina sé stessa dando per la seconda volta in 10 anni la prova di non sapere reggere un governo per più di 24 mesi e di non sapere attuare nessuna riforma, termina ogni possibile dialogo, anche sul terreno delle riforme istituzionali. Anzi, non appena l'illusione — quasi l'isteria — egemonica dimostra la sua impraticabilità, ecco lo spettacolo increscioso di un Veltroni che denuncia le «derive putiniane», col vecchio istinto alla dottor Stranamore dell'allarme per i «pericoli per la democrazia» dovuti al semplice, fisiologico fatto che anche ai nipotini di Gramsci può capitare di essere all'opposizione e di non potere truccare le carte sul tavolo (come fecero grazie a Scalfaro). Purtroppo i lunghi anni del consociativismo tra Dc e Pci (altra veste chiarissima di una egemonia tentata e spesso praticata), hanno stemperato la cognizione stessa di questo caposaldo centrale, costitutivo, della forma mentis e della vocazione dei dirigenti di oggi. Purtroppo, proprio il leader che aveva afferrato più di tutti la centralità di questa pretesa egemonica sottilmente antidemocratica — Bettino Craxi — è stato non casualmente eliminato dalla scena. Purtroppo, la caduta del comunismo e la Bolognina hanno illuso molti che si operasse finalmente una mutazione socialdemocratica e riformista del Dna gramscian-togliattiano degli ex giovani pionieri, che chiudesse l'eccezione dell'unica sinistra europea condizionata da un grande partito di matrice leninista. Così non è stato, anzi, il demone egemonico dimostra oggi di sapere attrarre persino ex socialisti come Epifani. E il prezzo salato di questa ambizione immotivata viene pagato da tutta la sinistra. Carlo Panella