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Contratti, Marcegaglia riattacca la Cgil «Basta con i veti»

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Naturalmenteperò, resteremo fino all'ultimo per svolgere la nostra funzione, anche per rispetto degli interlocutori e di Cisl e Uil». La Cgil ha poi fatto un calcolo sulle conseguenze dell'applicazione del modello di riforma contrattuale proposto dalla Confindustria: il salario di un lavoratore dipendente perderebbe cumulativamente nei prossimi quattro anni (2008-2011) circa il 2,7% del suo valore, vale a dire 1.914 euro. Immediata la replica del presidente della Confindustria Emma Marcegaglia: «Non ci faremo imporre veti. Non è accettabile la proposta della Cgil, un meccanismo che è la scala mobile». Per quanto riguarda la possibilità di un accordo separato Marcegaglia ha risposto: «non dico che ci arriveremo; però stiamo valutando la situazione, anche se andare in questa direzione. Certo, non ci faremo imporre veti facendo finta che non c'è un problema di modernizzazione delle relazioni industriali: con noi sono anche Cisl e Uil». Il direttore generale Beretta ha ribadito che «il documento presentato dalla Confindustria resta la base del confronto contrattuale». Ieri la Marcegaglia con il vice Bombassei e con Beretta ha incontrato i vertici del Pd.

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