Magdi Allam: "Scendo in politica con Silvio"
E ora Magdi Cristiano Allam, 56 anni, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, minacciato più volte di morte da parte degli integralisti - l'ultima volta nel mese di giugno - è pronto per una nuova avventura, «scendere in politica, i tempi sono maturi». Maturi per cosa? «Per passare ad un'azione concreta in campo politico». Ne ha già parlato con qualcuno? «Beh, io ne avevo già parlato con Berlusconi nel 2006, in quel caso però non si arrivò ad un'intesa. Di certo, per quanto mi riguarda non ci sono spazi di dialogo con l'attuale sinistra, ammalata di buonismo, multiculturalità, una sinistra agli antipodi dei valori e delle regole fondanti della civiltà cristiana». Quindi è d'accordo con il Papa sull'esigenza di avere una nuova generazione di cattolici nella vita politica del Paese? «Benedetto XVI ha evidenziato quello che è l'aspetto cruciale, e non solo per l'Italia: la necessità di far sì che la politica metta al centro i valori veri, abbia nell'etica il suo elemento fondante e si proponga l'obiettivo di realizzare il bene comune. Ecco, tutto questo, attualmente manca. A destra come a sinistra, e anche al centro». Qualche riferimento in particolare? «No. Dico solo che la salvaguardia della persona e della sacralità della vita manca anche in quei partiti che hanno un'ispirazione cristiana. Partiti dove oggi prevale la politica spicciola, facendo venire meno i valori. Le potrei fare tanti esempi su questo». Me ne faccia qualcuno. «La legge 194: un cattolico vero non può considerare una buona legge un provvedimento che regolamenta l'aborto, solo perché magari è preferibile rispetto a tante situazioni. Ovvio, siamo in democrazia e quindi ben venga il confronto tra le parti. Ma i paletti importanti devono esser mantenuti». Cosa che invece secondo lei, in Parlamento non si fa? «Il problema non è del singolo individuo. Se questi individui sposano una realtà di relativismo religioso e culturale, finiscono per mettersi in posizioni ininfluenti. Non a caso il Papa parla del "primato dei valori"». Sembra essere un'impresa ardua in politica. «È ardua ma è l'unica via giusta. Altrimenti si arriverà al punto in cui Berlusconi, leader politico dalla straordinaria dote della franchezza, ci dirà magari che su alcuni ddl, riguardanti il piano dei valori, ci può essere un regime anarchico, dove ognuno esprime quello che meglio crede. Per un cattolico questo non è accettabile». Per questo lei più volte ha invocato la nascita di «un nuovo soggetto politico»? «Sì. È necessario che nasca e anche al più presto. Un nuovo soggetto politico che abbia al centro il bene comune». Quale sarebbe la prima cosa che farebbe, se dovesse arrivare tra i banchi del Parlamento? «Un invito a 360° a definire quelle che sono le basi valoriali, le regole che ci rappresentano come italiani, raffonrzando il fronte interno della nostra spiritualità». Sembra un'altra impresa ardua... «Sicuramente. Ma sono convinto che se non si è forti dentro non si riuscirà mai a dare una risposta adeguata ai tanti problemi del nostro Paese. O pensiamo che la soluzioni sia mettere tutto nelle mani di qualche economista "giocoliere" che sposta le cose da una parte all'altra?» Veniamo alla sua conversione: chi ha pensato alla somministrazione dei sacramenti in Vaticano? «Monsignor Rino Fisichella, è stato lui ad accompagnarmi nell'introduzione ai sacramenti del cristianesimo». Lei ha subito diverse minacce di morte ed oggi. Dopo questo suo passaggio, la situazione è peggiorata? «Sì, mi sono arrivata nuove condanne, non solo da parte degli estremisti islamici. Anche da esponenti cattolici. Posso, comunque, dire che ho avuto anche tante manifestazioni di affetto e solidarietà». Perché ha deciso di scrivere il libro "Grazie Gesù" e mettere nero su bianco la sua conversione? «Il libro è il racconto di una grande gioia, l'esperienza che ho provato nelle tre ore della notte della veglia pasquale. Per me il regalo più bello, quando ho ricevuto il battesimo, l'eucarestia e la cresima. Il libro è suddiviso in 3 capitoli, uno per ogni sacramento ricevuto». Cosa rimane del vecchio Magdi Allam? «Ho sempre creduto in valori che hanno una legittimità e che si fondano sull'universalità del nostro essere persona. Sono quei valori, definiti dal Papa non negoziabili, e che oggi trovano nel cristianesimo la loro dimesione naturale mentre prima erano costretti ad una realtà non propria». E oggi come si definisce? «Sabato scorso ho fatto, per la prima volta da padrino, a un bimbo di due mesi, figlio di una mia amica. È stata una grande emozione. È stato l'incontro tra due neonati cristiani. Ecco quello che sono: un neonato cristiano».