Il sindaco di Parma: la verità è tutta da scrivere

I testimoni sfilano davanti ai carabinieri, si cercano i filmati sul fermo dello studente ghanese. Nonostante le sentenze dei giornali d'opposizione, l'inchiesta si è appena iniziata. Dal Leonardo da Vinci che Emmanuel frequenta in un percorso studio-lavoro dopo aver mancato l'ammissione alla maturità, arrivano solo elogi. Lo lodano i professori e la commissione provinciale dei servizi sociali che l'aveva selezionato per il servizio civile dei migranti nella comunità di recupero dei tossicodipendenti Betania. Emmanuel un angelo. I vigili, anche oggi, colpevoli, vendicativi, sadici, diciamolo pure, un po' camorristi se Emmanuel, anche ieri, raccontava di aver visto la soddisfazione nei loro sguardi mentre lo pestavano e gli dicevano: non vedevo l'ora, brutto negro. Il ministro Maroni a Matrix fa sapere che sulla questione ha chiesto una relazione al prefetto. «Conosco personalmente il comandante dei vigili, l'assessore e il sindaco e, sinceramente, non mi sembra che atteggiamenti del genere siano nelle loro corde». Il seguito, anzi l'inizio e lo sviluppo dell'inchiesta non andranno dove vuole la sinistra sbrigativa. Due versioni così opposte di solito ne generano una terza. Facile immaginare quale. Non serviranno le tempestive manifestazioni di piazza a cambiare un paio di constatazioni che l'altra Parma fa in continuazione. Che con Emmanuel non c'entrano nulla ma che raccontano di un clima diverso, da starci attenti. Stefano Vignali, il sindaco quarantenne a capo di una lista civica di centrodestra è diventato famoso per aver firmato otto ordinanze, una più restrittiva dell'altra. Multe a prostitute e clienti, ma anche a chi fa la pipì per strada o lascia lattine e bottiglie sui marciapiedi. Sindaco Vignali, forse il suo messaggio è stato travisato dai vigili urbani? «I poteri per la lotta alla tossicodipendenza non hanno a che vedere con il decreto Maroni. I vigili sono andati al Parco ex Eridania dopo l'ultima segnalazione di genitori e cittadini, stanchi di vedere spacciare droga nel giardino. Tanto è vero che un pusher è stato arrestato». E Parma è diventata la città-orco dell'Emilia Romagna. «L'ultima parola spetta alla magistratura». Andrà avanti con la linea dura? «Non è linea dura, è rispetto delle regole e dei cittadini. Una serie di fenomeni sta minando la qualità della vita di una città molto attenta al decoro e alla qualità ambientale: esercizi commerciali che crescono, la prostituzione che avanza, furti e scippi in aumento, spaccio di droga. La gente mi ferma per strada: la sicurezza è il problema più sentito. Voglio garantirla, semplicemente. Andrò avanti sulla mia strada. Tutti devono sapere che ci sono regole e che vanno rispettate affinché sia possibile tornare a casa in bici la sera senza avere paura». In una parola? «Vanno tutelati i diritti inalienabili di tutti quelli che vivono e lavorano onestamente a Parma». E come l'attacco dei giornali di sinistra? «È solo una strumentalizzazione evidente e politica. Mira a mettere sotto cattiva luce i sindaci che hanno chiesto e ottenuto da Maroni maggiori possibilità di governare».